Teramo, i commercianti ora vogliono Brucchi: “Le lotte politiche fanno il male della città”

“La situazione che si è venuta a creare con le dimissioni del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, mette in serio pericolo il tessuto socio economico della città e in particolar modo del centro storico e delle altre zone commerciali cittadine”.

Confcommercio, Confesercenti, Cna Commercio ed il Comitato commercianti “post sisma Teramo” lanciano un grido di allarme all’idea che non ci sia nell’immediato futuro una classe politica pensante, capace di affrontare le problematiche, avviare dibattiti con le associazioni di categoria al fine di trovare soluzioni che oltre a ridare vigore all’intero settore siano da volano a una ripresa della vita quotidiana dei teramani, già duramente colpiti anche dalle scosse di terremoto.

“Le problematiche che da mesi affliggono il commercio, con la chiusura di negozi a conduzione familiare e in franchising impossibilitati a creare fonti di sostentamento, hanno rappresentato la cartina al tornasole di una situazione di forte depressione – dicono – I ritardi che si sono accumulati nell’esecuzione dei lavori pubblici in centro storico, lo stato di abbandono delle vie centrali piene di buche non sono un buon biglietto da visita. Ma quello che in questo momento è necessario è una progettazione concreta, soluzioni e vie da percorrere che le associazioni di categoria possono mettere in atto solo attraverso una condivisione con la giunta comunale e con l’assessore al commercio”

“Il richiamo forte che vogliamo fare – hanno sottolineato il presidente provinciale di Confcommercio Giammarco Giovannelli, il Vice Presidente Vicario Dario Sfoglia, il rappresentante dei commercianti di Teramo Citta’ Osvaldo Di Teodoro, il presidente provinciale di Confesercenti Daniele Erasmi con il relativo rappresentante di Teramo Antonio Topitti, la presidente Cna Commercio Franca Labrecciosa unitamente al Comitato “post sisma Teramo” – è a tutti i partiti, a tutti gli attuali consiglieri comunali e a tutte le forze politiche cittadine. E’ impensabile vivere sotto un commissariamento prefettizio che sarebbe chiamato, fino alla prossima tornata elettorale, a perseguire solamente l’ordinaria amministrazione. Non più politica e idee per la città ma solamente il minimo dell’attività amministrativa per gestire i servizi ai cittadini. Questo non è possibile e lo devono capire tutti, da coloro che anziché essere costruttivi dall’interno della maggioranza hanno preferito portare il sindaco Brucchi alla deriva, lasciarlo affondare, sperando che l’elettorato premi in futuro questo comportamento. Grandi responsabilità le ha anche l’opposizione consiliare, che non può pensare di vincere le elezioni partendo dalla situazione di crisi del centrodestra. E’ proprio in questo momento che deve far valere la propria capacità, proponendosi di collaborare. Collaborazione che il sindaco Brucchi sarebbe impossibilitato a rifiutare.

“Restiamo in attesa sperando che prevalga il buon senso – hanno concluso le associazioni scriventi – le piccole lotte politiche in questo momento rappresenterebbero solamente un abbandono dell’interesse dei teramani verso i propri amministratori, che siano di maggioranza o di opposizione”.

Da ricordare che, gli stessi commercianti che oggi richiamano all’unità per il bene della città, fino a poco fa criticavano aspramente l’amministrazione soprattutto per i ritardi dei lavori lungo corso San Giorgio.

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