Teramo Lavoro, la Commissione Europea avvia un’indagine sulla gestione del Fondo Sociale Europeo

Commissione-EuropeaRiflettori puntati sulla Teramo Lavoro e, nello specifico, sulla gestione del Fondo Sociale Europeo. L’indagine è stata avviata dalla Commissione Europea e a renderlo noto è il consigliere regionale dell’Idv, Cesare D’Alessandro, che ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione Gianni Chiodi.

“Il Capo Unità del D.G. Occupazione, Affari Sociali della Commissione Europea, Michel Laine, ha di fatto messo sotto torchio Chiodi e la sua Giunta per la gestione del Fondo Sociale Europeo” commenta D’Alessandro. “Evidentemente anche i funzionari della Commissione, al di là delle notizie giornalistiche, ritengono che la gestione del Fondo sia stata discutibile. Lo scorso dicembre è stata inviata da Bruxelles una richiesta insolitamente dura indirizzata al presidente della Giunta, nella quale è scritto: 2considerato che Teramo Lavoro gestisce risorse del POR-FSE, devono essere fornite tutte le informazioni necessarie per chiarire se vi siano state o meno irregolarità nell’utilizzo dei fondi comunitari e sulle misure che l’Autorità di gestione (Germano De Sanctis) ha adottato o prevede di adottare’.

La Commissione Europea, ricordando che non possono essere pagati i salari di lavoratori precari con i soldi del FSE, vuole sapere se Teramo Lavoro o altre società ed enti che utilizzano il Fondo Sociale in Abruzzo l’hanno invece fatto. Con tono perentorio e senza mezzi termini, dall’Europa vogliono tutta la documentazione per valutare la natura in house di Teramo Lavoro e conoscere la lista di tutte le società in house che gestiscono a qualunque titolo risorse del FSE, con informazioni in merito alle attività svolte e agli importi gestiti nel corso degli ultimi due anni”.

Il Consigliere D’Alessandro chiede, dunque, di conoscere la risposta di Chiodi alla Commissione e se l’Autorità di gestione della Regione Abruzzo, com’è nelle sue competenze, ha monitorato Teramo Lavoro, ma soprattutto si domanda: “quali rischi corre la Regione di vedersi decurtati i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo?”

 

Il commento dell’assessore provinciale Eva Guardiani. “I fatti oggetto dell’interrogazione del rappresentante dell’Idv, Cesare D’Alessandro, sono assolutamente noti: il responsabile per l’Italia del Fondo sociale europeo, dopo la serie di servizi giornalistici sulla presunta auto assunzione dell’amministratore delegato Venanzio Cretarola, ha chiesto una relazione sulle modalità di utilizzo del Fondo Sociale Europeo, richiesta peraltro estesa a tutte l’Abruzzo. Per quanto ci riguarda, avendo già attivato il controllo analogo sulla società in house e il controllo di secondo livello, così come richiesto dalla legge, stiamo completando un accurato rendiconto da presentare alla Regione in maniera che questa possa inoltrarla agli organi europei di controllo. Abbiamo dovuto chiedere una proroga dei termini di consegna in attesa che alcuni documenti, indispensabili per la rendicontazione, venissero dissequestrati dalla Finanza. Nel merito la Provincia di Teramo, così come tutte le Province italiane, utilizza una parte ben definita e delimitata del Fondo sociale per compensare le figure professionali impegnate nella realizzazione dei progetti del Fondo e a supporto delle attività dei Centri per l’Impiego come previsto dalle linee guida e così come si è sempre fatto da quando le Province hanno ricevuto la delega sulle politiche attive del lavoro”.

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