Teramo Ambiente: Fernando Cantagalli è il nuovo presidente

fernando_cantagalliTeramo. Una scelta ponderata. Così il sindaco Maurizio Brucchi ha definito la decisione che lo ha portato a nominare, come nuovo presidente della Teramo Ambiente, l’ex assessore comunale alle Finanze della Giunta Chiodi, Fernando Cantagalli. La notizia è stata ufficializzata questo pomeriggio nella sede della TeAm. Cantagalli succede, dunque, a Raimondo Micheli, rimasto in carica per due anni.

“Da oggi sarà lui il mio undicesimo assessore” ha commentato Brucchi “e ritengo di aver fatto la scelta migliore. Ovviamente, essendo una nomina sindacale e fiduciaria, mi assumo la responsabilità di questa mia decisione, ma sono sicuro che Fernando Cantagalli farà bene il suo lavoro, in una società sana e solida come la TeAm”.

TeAm_CdaOltre al nuovo presidente, sono stati nominati anche i componenti del rinnovato Consiglio di Amministrazione. Per la parte pubblica sono stati nominati Carlo Taraschi e Corrado De Iuliis, mentre nel Collegio dei Revisori la nomina è andata a Roberto Tondini e Ivan Di Cesare, rappresentante di Rifondazione Comunista. Per la parte privata, invece, sono stati nominati Antonio Scarabosio e Gabriele Andreola, mentre Daniela Falconi ricopre il ruolo di revisore effettivo.

Rimane l’incognita sul nuovo Amministratore Delegato, la cui nomina è rinviata al primo CdA.

“In Assemblea” ha detto ancora il primo cittadino “ho chiesto ufficialmente che la governance per la ordinaria amministrazione passi nelle mani della parte pubblica, per ovvi motivi legati a quanto successo recentemente con i rifiuti. È una condizione che va oltre lo Statuto, ma ci sono i presupposti affinché ciò avvenga, sempre nel rispetto del CdA”.

Fernando Cantagalli, dal canto suo, non vede l’ora di cominciare a vivere “questa nuova esperienza”. “Mi sento un uomo dell’Amministrazione” commenta “e mi aspetto di scoprire cose nuove e sentire forte l’adrenalina della novità”.

 

Il commento di Carlo Costantini, capogruppo IdV alla Regione Abruzzo. “Spiace constatare che l’opposizione non avrà un proprio rappresentante nel c.d.a. della Team di Teramo. Gli avrei potuto chiedere di verificare di quanto è indebitata con il sistema bancario, nel breve, medio e lungo termine; in che misura l’indebitamento pesa sul sistema bancario locale; sulla base di quali garanzie è stato consentito alla Team di indebitarsi, considerato che per legge e per contratto la Team avrebbe dovuto interrompere da tempo il proprio rapporto con il Comune; se la pervicace volontà dei protagonisti del sistema Teramo di tenere in vita (illegalmente, come ha riconosciuto l’Autority) le convenzioni tra il Comune e la Team (che ben potrebbe essere sostituita da altra società, anche al 100% pubblica), sia funzionale a garantire chi ha prestato il denaro alla Team, molto più che i cittadini, i contribuenti, i lavoratori. Ma, per sapere queste cose, ovvero come vengono gestiti i soldi pubblici, dovremmo essere altrove; certamente non a Teramo, nell’era Brucchi-Chiodi, dove alcune attività sono completamente off limits”.

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