Commissariamento Consorzio Piomba-Fino, i dubbi di Atri non si tocca

Atri. Da sempre critici e attenti alla vicenda del Consorzio Piomba-Fino, e soprattutto alla discarica di Santa Lucia, il movimento Atri non si tocca esprime tutti i propri dubbi sulla nomina di Alessandro Italiani a Commissario del Consorzio Piomba Fino.

“Inizia l’anno nuovo ed arriva la prima conferma che ciò che ha sostenuto in passato questo movimento civico trova puntualmente riscontro nei fatti. Il Consorzio Piomba-Fino è stato commissariato. Il Presidente della Giunta Regionale, Luciano D’Alfonso, espressione del Partito Democratico ha provveduto con decreto n. 105 del 20/12/2016 a nominare il commissario del Consorzio Piomba Fino”.

Per Atri non si tocca sicuramente “una nomina tecnica ma che non può non essere considerata anche politica in quanto frutto di una scelta fatta discrezionalmente dalla massima personalità politica regionale. La scelta è ricaduta sull’ex presidente del CdA Alessandro Italiani. Ci saremmo aspettati che il commissario fosse individuato in una personalità terza ed estranea al consorzio in funzione di garante, ma il presidente D’Alfonso ha scelto di optare, secondo il nostro parere sbagliando e sottintendendo una chiara scelta politica, per la continuità con il passato. I nostri auguri di buon lavoro al nuovo commissario che in questo caso non dovrà affrontare alcuna polemica su eventuali indennità in quanto al commissario spetta legittimamente un compenso per il suo operato a differenza dell’incertezza giuridica su tale questione riguardante i membri del CdA”.

Per il movimento atriano il Partito Democratico (che però ha espresso in una nota firmata dai soli consiglieri il proprio dissenso),”sempre più coacervo di anime diverse e di transfughi del centro destra accoglierà sicuramente con favore questa scelta. A noi non rimane che ipotizzare che questa nomina aprirà a nuovi scenari politici anche nella nostra cittadina e vedremo se il futuro ci darà ragione anche questa volta. Alle prossime elezioni comunali da una parte il centro destra ‘storico’e dall’altra un nuovo gruppo di centro destra targato Partito Democratico. Ai posteri l’ardua sentenza!”, conclude Atri non si tocca.

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