Giulianova, Il Cittadino Governante su rimpasto Giunta Mastromauro: le poltrone prima di tutto

mastromauro_presenta_nuova_giuntaGiulianova. “Le varie liste dei due schieramenti più grandi, la lista civica dei Giuliesi, i programmi elettorali di tre candidati sindaco (Mastromauro, Cameli, Francioni), la contrapposizione in campagna elettorale, la mobilitazione degli ignari rispettivi sostenitori, erano solo una gigantesca montatura”. È il commento dell’associazione di cultura politica Il Cittadino Governante dopo l’ultimo consiglio comunale, nel quale è stato approvato il bilancio e il piano sociale con i voti fondamentali di Mimì Di Carlo e Giancarlo Cameli, che si è astenuto sul primo e votato favorevolmente al secondo.

“Prima del ballottaggio non ci furono apparentamenti in quanto – dicevano – non c’erano affinità politiche e programmatiche fra i sopracitati candidatiIn realtà avevamo ragione noi de Il Cittadino Governante – si legge nella nota – ad affermare che erano uguali. All’epoca la nostra valutazione derivò dalla constatazione che sia la giunta di centro-destra che quella di centro-sinistra avevamo governato male e con indirizzi simili fino a far arrivare, ambedue, il Commissario Prefettizio. Ora i fatti lo confermano ampiamente: i simili si attraggono e le poltrone fanno il resto. Insomma per costoro le “vie del potere sono infinite”; l’unica che disdegnano, però, è la via maestra, quella del pronunciamento popolare. Si sarebbe mai potuto solo immaginare che Mastromauro (capogruppo dei DS all’opposizione della Giunta di centro-destra Cameli-Di Carlo 2), Francioni, (esponente del centro-destra, tenace oppositore della Giunta di centro-sinistra Ruffini-Mastromauro), Cameli e Di Carlo (sindaco e vicesindaco del centro-destra per 9 anni e contrapposti anche nel secondo turno delle ultime elezioni comunali a Mastromauro), potessero ritrovarsi a braccetto, dopo meno di due anni, in un’inedita quanto sorprendente coalizione? No! Eppure sta succedendo. Ma il tutto suona come uno sberleffo a tutti gli elettori giuliesi”.
Un’operazione che per il Cittadino Governante indebolisce il sindaco e il centrosinistra sempre più dipendenti da “dissidenti e nuovi arrivati, i quali forti di questa consapevolezza terranno sempre sulla corda la traballante maggioranza. Il centrosinistra ha solo dieci voti certi da cui partire. E’ ovvio che l’undicesimo voto (per avere almeno una risicata maggioranza) deve necessariamente venire da coloro che si sono detti disponibili: o da Progresso Giuliese (tutto o in parte), o da Cameli o da Di Carlo. Questo, va da sé, garantirà una notevole forza contrattuale e di condizionamento a chiunque dovesse dare questo decisivo voto. Una debacle politica, quindi, sancita dal trionfo degli appetiti personali e della fine dei principi e dei programmi”.
L’associazione giuliese sottolinea come nel centrosinistra cittadino si sia affermato “una visione politica conservatrice  con scarso senso della cosa pubblica e lontana dalla tutela degli interessi generali” che favorisce il “trasversalismo di esponenti poltici”, l’influenza dei poteri forti e “la scarsa qualità dell’azione amministrativa poco consona, per metodi e contenuti, all’idea della città come insieme di beni comuni. La nostra associazione decise proprio per questo di presentare un programma ed una lista civile come reale alternativa a questo andazzo della politica locale: l’iniziativa fu apprezzata da tantissimi cittadini che col 10% di consensi hanno fatto diventare Il Cittadino Governante la terza forza politica presente in Consiglio Comunale. Lì da due anni, con coerenza e costruttivamente, riproponiamo, nel confronto consiliare, i contenuti del programma con cui ci presentammo nel 2009 ed esercitiamo un’incisiva azione di critica e di controllo democratico. La cittadinanza potrà continuare a contare su questo nostro impegno sia in Comune che in città e può stare tranquilla su un fatto: ci troverà sempre dalla parte dei bisogni veri della città e degli interessi generali convinti come siamo che la politica non è un fatto di poltrone da occupare ma di idee e di valori in grado di produrre buongoverno per tutti”.

 

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