Teramo, Studenti per le Libertà e Azione Universitaria smentiscono lo scontro nella Giovane Italia

piermario_fagioliTeramo. Dopo le recenti dichiarazioni di Alex Centinaro e Anisia Di Cosmo alla nomina di Piermario Fagioli a coordinatore provinciale della Giovane Italia, i gruppi studenteschi Studenti per le Libertà e Azione Universitaria smentiscono lo scontro che ci sarebbe all’interno del movimento.

“Alcuni hanno erroneamente confuso la politica territoriale con quella universitaria” spiegano meglio gli appartenenti ai due gruppi. “Ricordiamo infatti che, mentre a livello territoriale si è giunti ad una sintesi tra i gruppi giovanili ex FI e ex AG, con la costituzione di un Direttivo Provinciale paritetico di 10 componenti, guidato da un Coordinatore (Piermario Fagioli) e un Presidente (Alessandro Franchi)  in ambito universitario permangono i gruppi Studenti per le Libertà composto dai giovani ex FI e Azione Universitaria composto dai ragazzi ex AN, che operano con Statuti Autonomi e Separati”.

Come sottolineato dal presidente Igino D’Antonio, dunque, l’intervento di Anisia Di Cosmo sarebbe da ritenersi a titolo personale: Azione Universitaria Teramo è un’ associazione studentesca universitaria che non si occupa di politica e pertanto non entra nelle questioni relative al gruppo territoriale.

“La cosa che più mi dispiace” è stato il commento di Fagioli alle critiche piovute “è che la signorina Di Cosmo, oltre ad attaccarmi a livello personale, ha offeso il lavoro di un intero gruppo che con sacrificio e passione ogni giorno lavora incessantemente per rappresentare degnamente gli studenti negli organi preposti. Ci tengo a precisare che i dati riportati dalla consigliera di Cosmo, eletta alle pari opportunità dopo Ludovica Scarpone, candidata di Progetto Ateneo – Studenti per le Libertà, sono peraltro errati e che il gruppo non è nato per volere di una singola persona, ma di un Coordinamento Regionale ex FI che ha incaricato Ilaria Di Cosmo di dar vita, nell’ateneo teramano, ad un gruppo studentesco di riferimento Forza Italia; ed è stato lo stesso Coordinamento che dopo un anno, ritenendo che il lavoro svolto fino ad allora non fosse stato soddisfacente, mi ha messo a capo del gruppo che ho dovuto peraltro riformare da capo, constatando che l’unico risultato a cui si era pervenuti era un’aria di tensione e litigi vari tra i suoi esponenti. Chiudo qui per non alimentare ulteriori, sterili polemiche. Sperando che questa sia l’ultima situazione che ci troviamo a dover smentire, auspichiamo, per il futuro, di poter lavorare serenamente alla crescita della Giovane Italia per renderla una solida realtà, un gruppo coeso, forte e radicato”.

 

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