Accorpamento Alberghiero-Iti di Giulianova: Sel, Idv e Mastromauro contro Gatti

mastromauroGiulianova. Il dimensionamento scolastico continua a creare polemiche soprattutto a Giulianova. Dopo la dura replica del consigliere Udc Gianfranco Francioni, oggi il gruppo provinciale di Sel e Idv ma soprattutto il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro replicano alle dichiarazioni dell’assessore Paolo Gatti.


“Pensavo che una riforma – ha spiegato Mastromauro – si ponesse come obiettivo il miglioramento del sistema scolastico attraverso un progetto innovativo e di ampio respiro basato su presupposti didattici, culturali e organizzativi. L’assessore Gatti, invece, spaccia come riforma il dimensionamento della rete scolastica, dal quale deve conseguire una economia di spesa, su base nazionale, non inferiore a 85 milioni di Euro entro l’anno scolastico 2011/12, come previsto dal D.P.R. 81/2009. Ne prendo atto non senza disappunto e rammarico”. Gli fa eco l’assessore al turismo Archimede Forcellese: “e, nel fissare le dimensioni ottimali delle istituzioni scolastiche è stato previsto, oltre al limite inferiore degli alunni, anche quello superiore, ci dovrà pur essere una ragione. Questa non può che essere ricercata nella necessità di garantire l’efficace esercizio dell’autonomia scolastica. A fronte di ciò, l’accorpamento tra il “Cerulli” ed il “Crocetti”, operato per evitare un sottodimensionamento davvero minimo (di sole 10 unità), produrrà un istituto di gran lunga sovradimensionato (di circa 450 unità), con prevedibili  difficoltà di carattere gestionale”. Mastromauro sottolinea il problema del sovradimensionamento causato dall’accorpamento di Iti e Alberghiero a Giulianova, ma se così non fosse allora “perché non procedere ad accorpamenti consistenti anche in altre città ottenendo ulteriori risparmi? E poi, qual è il progetto alla base del dimensionamento scolastico relativo a Giulianova? Da cosa si desume viste le differenti estrazioni culturali delle istituzioni accorpate? Perché nessuno ha provato a spiegarcelo con argomenti convincenti, attivando un percorso virtuoso e condiviso?”
“L’Assessore Gatti – conclude il Sindaco Mastromauro – ha dichiarato che la “riforma” è piaciuta a 12 sindaci su 13. Io dico che avrei apprezzato un maggiore rispetto ed una risposta alle precise istanze contenute nella lettera inviata all’assessore Regionale il 13 dicembre 2010. Inoltre, avrei ascoltato con piacere una parola di dissenso da parte della Provincia di Teramo. Il Presidente Catarra non dimentichi che il consiglio provinciale aveva approvato all’unanimità un piano di dimensionamento che prevedeva una soluzione diametralmente opposta rispetto a quella adottata dalla Regione. Soluzione che, oltre a non comportare l’accorpamento tra “Cerulli” e “Crocetti”, contemplava l’attivazione degli indirizzi necessari per dare nuova linfa alle nostre scuole e risposte al territorio, come ad esempio quello in tecnico del turismo. La realtà è che, purtroppo, anche per il prossimo anno scolastico l’offerta formativa non prevederà novità sostanziali. Dinanzi ad una decisione così penalizzante per l’intero territorio, cosa dovrebbe fare il Sindaco di Giulianova se non esprimere un profondo dissenso?”
Riccardo Mercante (IdV) e Giuseppe Di Febo (Sel) definisco l’accorpamento delle due scuole giuliesi “l’ultimo atto irresponsabile di un copione che vede la demolizione della scuola pubblica il principale obiettivo. Costruire un carrozzone di 1300 alunni umiliando i pronunciamenti del consiglio provinciale e dell’assessore di filiera Di Michele rappresenta bene il senso ed il rispetto istituzionale che alberga nella giunta regionale”. I due consiglieri ribadiscono che “la legge stabilisce infatti in modo chiaro i limiti dimensionali degli istituti in un range che va da 500 a 900 alunni. Quindi mentre la Provincia ha chiesto di applicare una deroga per il mantenimento dell’autonomia dell’ ITI Cerulli sulla base di soli 10 alunni sotto la soglia minima, la Regione accorpa i due istituti creando un pachiderma con più di 1300 studenti ovvero ben 400 più della soglia prevista per legge. Né si può parlare di spese superflue invocando il risparmio di una presidenza. Una ennesima presa in giro come le difese d’ufficio ed i complimenti pretesi da Gatti dai suoi beneficiari, che non fanno altro che ridicolizzare chi le perpetra. Una devastazione del sistema scolastico giuliese che prende forma nel silenzio assordante dei consiglieri provinciali di maggioranza del Pdl”.

 

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