Roseto, Pavone e l’analisi del voto: “La truffa di #amoroseto”

A pochi giorni dall’esito del ballottaggio a Roseto, il sindaco uscente Enio Pavone a mente fredda analizza il voto espresso dai rosetani e soprattutto il quadro che si è delineato con il nuovo Consiglio Comunale. Saranno solo in tre a fare opposizione.

Oltre a lui, ci saranno Nicola Di Marco dei Liberalsocialisti e Alessandro Recchiuti di Futuro In. L’ex primo cittadino attacca il movimento #amoroseto che aveva sostenuto Rosaria Ciancaione e che oggi si ritrova a sostenere il sindaco Sabatino Di Girolamo. Ribadisce che l’alleanza nata tra il Pd e il gruppo di Rosaria Ciancaione alla fine è stata fondamentale.

“Roseto torna ora in mano delle solite famiglie”, ha aggiunto l’ex primo cittadino, “spero che il nuovo sindaco sappia mantenere la barra al centro senza farsi schiacciare da quelle 2-3 famiglie che hanno in mano le sorti della nostra città. Noi ci abbiamo provato ad invertire la rotta. Non avevamo alle spalle i parlamentari che hanno loro. Oggi si torna indietro nel tempo, con una maggioranza bulgara”.

Quando parla di solite famiglie che hanno in mano la città, Pavone non fa nomi ma lascia intendere che si tratta dei vari Ginoble, Sottanelli, Frattari. “Potevamo essere in 6 a fare una opposizione costruttiva”, conclude, “saremo in 3 visto che i consiglieri eletti dello schieramento della Ciancaione a questo punto sosterranno in Consiglio il sindaco Di Girolamo e la sua maggioranza. E’ davvero curioso tutto questo. In campagna elettorale se ne sono dette di tutti i colori. Alla fine tutti assieme appassionatamente a governare Roseto”.

La sconfitta al ballottaggio è stata comunque netta e che apre ad una serie di riflessioni interne. Poco più di 4800 voti ottenuti al secondo turno, 200 preferenze in meno rispetto alla prima tornata. “Probabilmente una sorta di scoramento da parte di quei candidati consiglieri”, analizza Pavone, “che non hanno ottenuto un riscontro personale. Questo potrebbe spiegare i 200 voti in meno che comunque rientrano in un quadro fisiologico. Sabatino Di Girolamo, a cui auguro ovviamente di governare la città nel migliore dei modi, ha ottenuto 2000 voti in più che sono poi il 50 per cento delle preferenze espresse da coloro i quali avevano sostenuto Rosaria Ciancaione. Non c’è stato l’accordo alla luce del sole, ma si sono rifugiati in un sotterfugio”.

Pavone comunque paga anche alcuni atteggiamenti di suoi consiglieri comunali. L’attacco di Antonio Norante nei confronti di Teresa Ginoble in uno degli ultimi Consigli, esortandola a fare la faccende di casa, non è stato certo un punto a favore del sindaco Pavone.

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