Alba Adriatica, progetto obiettivo: Di Felice fa chiarezza

di_feliceAlba Adriatica. Tirato in ballo nella vicenda del progetto obiettivo della polizia municipale (oggetto di qualche tensione in maggioranza e al centro del confronto politico nell’ultima seduta del consiglio comunale),  l’assessore Cesare Di Felice bacchetta Remo Saccomandi (consigliere di opposizione) e ricostruisce i vari passaggi relativi alla mancata attivazione del progetto stesso.

La replica è circostanziata, e contiene anche una replica di natura politica molto diretta. “ Proprio da Saccomandi”, si legge in una nota dell’assessore Di Felice, “ non mi sarei aspettato una simile dichiarazione considerato che, proprio in tempi non lontani, quando ricopriva la carice di vicesindaco, fu proprio lui nell’ostacolare e bloccare il progetto obiettivo, relativo alla lotta all’abusivismo commerciale e di tali nefandezze, ancora oggi, all’interno del corpo di polizia municipale, si ha triste memoria. All’epoca, la vicenda, si risolse con l’approvazione del progetto da parte della maggioranza e il suo necessario ricredersi, visto che il dilagante fenomeno. Nelle esternazioni di Saccomandi emergono contraddizione ed incapacità nel mettere in relazione il passato e il presente estrapolando confusamente parole dal suo bagaglio mnemonico labile e caotico strumentalizzando i fatti senza averne la minima cognizione”. Fini qui la critica di natura politica, ma l’assessore Di Felice puntualizza una serie di aspetti legati al contestato progetto obiettivo e i vari interventi programmati per arginare il fenomeno dell’abusivismo commerciale. “Nel mese di gennaio”, si legge nella nota, “ presentai un  pacchetto sicurezza evidenziandone all’interno  il progetto obiettivo  riguardante  i vigili urbani. In  aprile, lo stesso, fu votato ed approvato nel bilancio di previsione ad unanimità dalla maggioranza. Successivamente la giunta, contestualmente alla delibera, riceveva le indicazioni sulle nuove regole da adottare per il “ progetto obiettivo” dall’Unione dei Comuni. Il comandante della polizia urbana, quindi, su precise indicazioni di indirizzo politico, si attivava e si riuniva costantemente col Nucleo di valutazione dell’Unione dei Comuni per presentare il progetto “ in linea”con la nuova regolamentazione. Nonostante il procrastinarsi del progetto obiettivo, (e non per nostra incapacità organizzativa,  a cui personalmente credo fermamente, l’amministrazione si è subito attivata ad adottare strategie alternative attraverso la  collaborazione con le forze dell’ordine per arginare il fenomeno dell’abusivismo commerciale. Il Direttore generale del Comune fin dall’inizio dell’anno, per dare la possibilità a tutti i dipendenti comunali di rientrare nel “ fondo di produttività”, invitò più volte tutti i responsabili di settore a presentare un progetto, ma nessuno presentò nulla ad eccezione di quello della polizia municipale. Tengo a precisare che nessuno osa prendere in giro i cittadini e i commercianti e a prova di ciò esiste il quotidiano svolgersi di attività per andare incontro a tutte le loro esigenze, la mia personale e  costante presenza negli uffici comunali  e la mia  disponibilità e apertura nel trovare sempre e comunque tutte le soluzioni possibili, tant’è che, anche in tempi non sospetti, svolsi in collaborazione con l’assessorato al commercio, una riunione con l’associazione di categoria. A prova anche esistono i precedenti articoli sui quotidiani locali nei quali i cittadini albensi hanno sempre potuto constatare le varie iniziative,ma, soprattutto avere la consapevolezza di quanto si stia facendo a loro difesa attraverso denunce, sequestri e arresti nei confronti di coloro che minacciano la loro tranquillità al di là delle polemiche di un’opposizione che tende a distruggere piuttosto che a proporre”.

 

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