Mosciano, sopralluogo del consigliere M5S al Cine-teatro Acquaviva chiuso da 6 anni

Mosciano. “Martedì scorso, in qualità di consigliere del M5S di Mosciano Sant’Angelo, con autorizzazione da parte del Comune dopo una nostra richiesta specifica di poter accedere all’interno del Cine-teatro ‘Acquaviva’, accompagnato dal Sindaco Galiffi e dall’ingegnere Malatesta (tecnico della ditta che dovrà effettuare i lavori a scomputo degli oneri Bucalossi), sono entrato per fare un sopralluogo della situazione in cui versa l’edificio che, come qualsiasi cittadino moscianese sa, è chiuso al pubblico da ormai 6 anni per questioni sismiche dovute al terremoto del mese di Aprile 2009″.

Lo ha dichiarato Pierluigi Filipponi, consigliere comunale M5S, ricordando che “lo scopo del movimento 5 stelle è stato sempre quello di rendere trasparente l’operato della Pubblica Amministrazione, specialmente per quanto riguarda la categoria di tutti quei beni che sono di proprietà esclusiva di una Comunità; e il Cine-teatro rientra in questa lista. La cosa migliore, per far capire la situazione, sarebbe stata l’utilizzo all’interno di una fotocamera. Purtroppo, per motivi che ancora ci sfuggono, l’uso di uno strumento fotografico o di una telecamera non ci è stato concesso. Comunque, visto che mi hanno dato una cartina dell’edificio (concessami senza problemi), qui sotto ho postato la mappa dove ho evidenziato i problemi principali che il Cine-teatro ha subito nel corso del tempo”.

Secondo Filipponi “il quadro non è gravissimo. Nemico numero uno è l’umidità (i sedili sono intatti, coperti da nylon, ma il problema in questo caso è se sono ancora ignifughi). Le sei colonne che partono dalla platea fin sopra alla galleria devono essere rinforzate in quanto si è scoperto dopo la scossa sismica che il ferro all’interno si è consumato (ma questo pericolo non è dovuto direttamente al terremoto, ma dalla obsolescenza). Crediamo, perciò, che la spesa per far ripartire questo importante luogo di aggregazione e cultura non sia eccessiva. Controlleremo anche questo”. Per gli attivisti moscianesi “il fiato sul collo funziona sempre!”.

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