Veco di Martinsicuro: riprende la produzione ma l’azienda ha 90 giorni per mettersi in regola

Martinsicuro. La Veco riprende la produzione, sospesa da oltre un mese. Ma la proprietà ha 90 giorni di tempo per mettersi in regola e superare tutte le prescrizioni in essere, che allo stato attuale nel pregiudicano il futuro.

 

 

 

Questa mattina gli impianti della storica fonderia di Martinsicuro (allo stato attuale impiega 85 dipendenti) riprenderà la produzione. Produzione che dovrà in ogni caso rispettare alcuni vincoli (azienda non potrà lavorare in orari notturni e ridurre l’entità delle emissioni rumorose). Il tutto per completare una serie di interventi di adeguamento degli stabilimenti, alla luce della recente diffida regionale. Completare le procedure di adeguamento alla Via e mettersi in regola. Dunque per sanare tutti i problemi di natura ambientale (emissioni sonore ed altro).

 

Il tutto è contenuto in una determina regionale (settore qualità dell’aria, inquinamento acustico ed elettromagnetico) che revoca in maniera temporanea, per 90 giorni, il procedente provvedimento di sospensione dell’attività, che dunque può riprendere. Tutto questo è stato dapprima sottoscritto in una conferenza dei servizi in Regione, martedì scorso, mentre ieri la determina dirigenziale ha sospeso l’efficacia del precedente provvedimento di sospensione della produzione alla Veco.

 

In poche parole: l’attività può riprendere, ma la proprietà della fonderia di via Roma ha 90 giorni per rimuovere tutti gli ostacoli che ne avevano prodotto, in precedenza, lo stop ella produzione.

La vicenda della Veco è chiara, ma ora il tutto è a un punto di svolta.

In primo luogo la Regione ha deciso di sospendere, in via cautelare , per un periodo di 3 mesi, l’efficacia della precedente ordinanza, con la quale era stato di fatti congelata l’attività delle Veco.
E questo per di consentire controlli e monitoraggi da parte dell’azienda, dell’Arta e della Asl di Teramo, per quanto concerne la verifica delle emissioni nell’ambiente e la rispondenza del funzionamento dell’impianto alle disposizioni tutte di legge. Inoltre, i 90 giorni serviranno anche per il disbrigo delle procedure di impatto ambientale ritenute necessarie dall’autorità competente in materia di Via.

Questo, perchè, da parte dell’azienda è stata manifestata la volontà di proseguire l’attività e di recente sono stati effettuati degli interventi di sistemazione del piazzale esterno, per quanto concerne il rispetto delle norme in materia di smaltimento delle acque e dei residui di lavorazione.
Ovviamente la deroga è stata concessa nel rispetto di alcune prescrizioni. La sensibile riduzione del rumore rispetto alle analisi effettuate dall’Arta nel 2013, con l’obiettivo di una progressiva riduzione degli stessi anche nei tre mesi di autorizzazione provvisoria. Il tutto dovrà essere adeguatamente documentato attraverso i relativi rilievi. Tali verifiche dovranno essere effettuate con specifico riferimento alle sorgenti più significative, descrivendo le modalità degli interventi. Inoltre, dovranno essere sospese le attività notturne di lavorazione dalle 23 alle 6 el mattino.

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