Teramo, Alberto Di Croce (IdV) attacca Brucchi e Chiodi sull’utilizzo della ludoteca

parco_della_scienzaTeramo. Alberto Di Croce, esponente IdV Teramo, si scaglia contro la ludoteca cittadina, definendola una “storia di ordinaria follia finanziaria”. La struttura, nata nel 2007 da un progetto redatto dalle università abruzzesi, aveva come obiettivo quello di promuovere attività formative di divulgazione scientifica per un dialogo diretto e stabile fra i ricercatori dell’università nostrana e il pubblico, costituito prioritariamente dagli studenti delle scuole medie inferiori.

Stando a quanto detto da Di Croce, il primo finanziamento per la realizzazione della ludoteca tecnico-scientifica, risalente al 2007, è stato di circa 466mila euro, mentre il secondo finanziamento, arrivato nel 2008, ammonterebbe a 320mila euro.

Di Croce ripercorre la storia della struttura, ricordando che, per due anni, la giunta Del Turco “ha finanziato la struttura del sindaco Chiodi, il cui assessore Brucchi aveva firmato il protocollo d’intesa tra università e Comune di Teramo. Sono stati acquistati materiali e strumentazioni didattico-dimostrative, è stato realizzato un sito web, sono state collocate nei locali della ludoteca le strumentazioni informatiche e didattiche scientifiche, sono stati acquistati gli arredi tecnici, sono stati messi a norma di sicurezza i locali, sono state fatte promozioni dell’iniziativa presso le scuole e il grande pubblico. La ludoteca è stata dotata di ogni ben di Dio, come si dice, computers, video sistemi di proiezione, modelli didattici e macchine dimostrative. Si è persino pensato di creare una rete per inserire la ludoteca a fianco di realtà museali scientifiche di livello nazionale e internazionale”.

Il politico precisa le tappe del percorso vissuto dalla ludoteca per approdare al “dimenticatoio” nel quale la struttura sembra ora rilegata.

“E poi? Poi Del Turco si è dimesso” spiega, infatti, Di Croce. “I soldi sono finiti, Chiodi ha preso il posto di governatore e Brucchi quello di sindaco e la ludoteca ha chiuso i battenti. E’ una storia di ordinaria follia finanziaria, aggravata dal fatto che il presidente della Regione e l’attuale sindaco di Teramo erano i comprimari della scena nel 2007 e sono gli attori principali oggi, a fine gennaio 2010”.

 

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