Una delle novità della riforma del Fisco porterà alla cancellazione di alcune cartelle esattoriali; si tratta di una categoria ben precisa. Ecco quali sono e per chi sono previste.
La nuova riforma del Fisco voluta dal governo Meloni ha riguardato soprattutto le modalità di riscossione dei debiti. Una delle novità più importanti previste ed attuate riguarda la cancellazione di alcune tipologia di debito; si tratta dello stralcio delle cartelle esattoriali che riguardano i debiti inesigibili. Vediamo meglio nel dettaglio.
La riforma del Fisco riguarda, quindi, soprattutto le cartelle esattoriali. Da una parte si è attuato un allungamento dei piani di rateizzazione per il saldo dei debiti, spostando il dilazionamento delle rate dal massimo previsto attualmente che è fissato a 72 rate alle 84 rate, che possono arrivare anche a 120, e che saranno attuate dal 1° gennaio 2025.
Se questo è indubbiamente l’intervento più importante della riforma, quello che riguarda la maggior parte dei contribuenti debitori, l’attenzione di molti di è focalizzata anche sul discarico automatico delle cartelle. Lo stralcio in saldo permanente. La cancellazione dei debiti avverrà però solo in determinati casi.
Stralcio cartelle esattoriali per debiti inesigibili
Dopo lo stop per la pausa estiva, che ha riguardato anche il pagamento della quinta rata della rottamazione quater che scade tra pochi giorni, l’appunto con le scadenze fiscali torna alla normalità. Per molti si tratta di un appuntamento temuto, ma dal prossimo anno cambieranno davvero molte cose. Già anticipata la notizia dell’allungamento per il saldo delle rate, l’altra novità importante della riforma riguarda lo stralcio delle cartelle esattoriali per debiti inesigibili che saranno restituite al creditore.
Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dello scorso 7 agosto, il decreto 110 del 2024 è ormai legge; il punto sul discarico delle cartelle è sicuramente quello più controverso e che ha generato più polemiche.
Anche questa novità entrerà in vigore il 1° gennaio 2025 e prevede le cartelle esattoriali affidate all’Agenzia delle Entrate e Riscossione saranno restituite all’ente creditore se non saranno incassate entro 5 anni. Attenzione però, restituzione delle cartelle all’ente creditore non vuol dire cancellazione automatica delle stesse; spetterà, infatti, al creditore decidere come comportarsi. Potrà riaffidarle allo stesso agente di riscossione, nel caso in cui emergano possibilità per il saldo dei debiti, oppure decidere di estinguere e quindi sì cancellare definitivamente il debito.
Tra l’altro al comma 2 dell’articolo 3 che definisce le modalità di azione dello stralcio delle cartelle si evince che l’Agenzia delle Entrate e Riscossione può comunicare all’ente creditore lo stralcio delle cartelle anche prima dei 5 anni qualora sia stato accertato il fallimento del debitore, l’assenza di beni da parte di questo e la mancanza di nuovi beni rispetto a quelli già presi in considerazione.
Vista la normativa cerchiamo ora di capire a quale tipologie di debiti si applicano. Questi rientrano nella categoria dei debiti inesigibili, ma che si intende nello specifico? Si tratta di debiti altamente improbabili da riscuotere, fattispecie di ipotesi che si creano quando, ad esempio, il debitore è nullatenente o deceduto.