Progetto Paride, ecco perchè siamo usciti: la posizione dei sindaci di Alba , Atri, Campli e Roseto

Alba Adriatica. “Il Progetto Paride della Provincia di Teramo, per l’efficientamento energetico dei sistemi pubblici di illuminazione, è un’iniziativa valida. Ma non ci convincono i tempi, che rischiano di dilatarsi troppo, addirittura fino al 2021.

I nostri territori non possono aspettare. I nostri cittadini non possono attendere ancora troppi anni prima che vengano sostituiti i pali della luce con impianti più moderni, sicuri e a risparmio energetico. Allo stesso modo, non possiamo più attendere per introdurre servizi ormai imprescindibili, come la videosorveglianza e il WiFi”.

E’ quanto dichiarano in una nota congiunta Gabriele Astolfi, Sindaco di Atri, Pietro Quaresimale, Sindaco di Campli, Tonia Piccioni, Sindaco di Alba Adriatica e Enio Pavone, Sindaco di Roseto degli Abruzzi, che hanno deciso di defilarsi dal Progetto Paride per intraprendere iniziative autonome per l’efficienza energetica e l’ammodernamento dei sistemi pubblici di illuminazione nei rispettivi Comuni.

“Il progetto Paride ha mosso, molto lentamente e a singhiozzo, i primi passi nel 2011 – aggiungono i Sindaci – “E prima di riprendere faticosamente il cammino è stato fermo addirittura tre anni. Così ad oggi non abbiamo ancora tempi certi. La nostra scelta di defilarci da Paride è solo il prologo di iniziative autonome, più snelle e meno burocratiche, tagliate su misura dei nostri territori che hanno specifiche e diverse esigenze gli uni dagli altri”. E concludono: “Noi non rinunciamo all’efficientamento energetico. Al contrario, rilanciamo. Diciamo sì all’efficientamento energetico e a nuovi servizi, subito!”

 

Va ricordato, che anche il Comune di Campli,nei giorni scorsi, ha deliberato la stessa uscita dal progetto, mentre in Val Vibrata il Comune di S.Egidio, sin dall’inizio, si è smarcato aderendo al progetto Tesla.

 

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