Avezzano. A Firenze il ‘plenum’ dei migliori specialisti italiani nella cura dell’ictus cerebrale sancisce l’eccellenza della neurologia di Avezzano, nominando il direttore del reparto alla guida dell’Iso, Italian Stroke Organization.
Infatti ad Antonio Carolei, direttore dell’Unità operativa complessa di Neurologia dell’ospedale di Avezzano, il congresso nazionale dell’associazione (svoltosi nella città fiorentina dal 18 al 20 febbraio scorsi) ha affidato lo ‘scettro’ di presidente nazionale dell’Iso, un’associazione di cui fanno parte numerosi e prestigiosi big della disciplina italiana che operano anche a livello internazionale tramite la European Stroke Organization.
Carolei, che resterà in carica per 3 anni (2015-2018), sarà così l’ ‘ambasciatore’ ai più alti livelli italiani della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. La nomina di Carolei al podio più alto dell’Iso suona come un esplicito riconoscimento del lavoro svolto negli ultimi anni dal presidio ospedaliero della Marsica, dove opera un centro per il trattamento dell’ictus cerebrale, nell’ambito della Neurologia, che ogni anno guadagna posizioni di rango sia per l’alto livello delle cure sia per le sofisticate metodiche terapeutiche.
La stroke unit da diversi anni pratica la trombolisi che consiste nella somministrazione di farmaci per endovena in grado di sciogliere il coagulo di sangue (appunto, il trombo) che ostruisce le arterie, impedisce al sangue di affluire al cervello e provoca l’ictus. Questo impegnativo trattamento, riservato a casi accuratamente selezionati, richiede strutture ospedaliere di elevato livello, professionalità spiccate ed ampia esperienza. La stroke unit dell’ospedale di Avezzano ha perfezionato progressivamente l’efficacia di questo tipo di terapia, riuscendo a trattare con la trombolisi una percentuale molto più alta di quella indicata dalla letteratura nazionale della disciplina. Infatti nel capoluogo marsicano, che ha un bacino di utenza di circa 250.000 residenti tra Marsica, Valle Peligna e Alto Sangro, la quota di malati, assistiti con la trombolisi, è del 10%, ben al di sopra del dato italiano che oscilla tra il 4 e il 6%. Importante, in questo senso, il contributo dei servizi di pronto soccorso di Avezzano e Sulmona, diretti rispettivamente dal dr. Ezio De Pratti e dalla dr.ssa Maria Grazia Maiorano. Gli ultimi anni hanno scandito un incremento costante nel numero di trombolisi praticate: 12 pazienti nel 2012, 17 nell’anno successivo, con un balzo a 28 nel 2014. L’anno corrente è iniziato sulla scia di questo eccezionale trend, con 9 pazienti già curati da gennaio a oggi. Risultati raggiunti in virtù di un lavoro di squadra che può contare, oltre al professor Carolei nel ruolo di guida, sui medici Berardino Orlandi, Federica De Santis e Francesca Notturno, sugli specializzandi nonché sullo staff di infermieri e ausiliari.
Da oltre 3 anni, peraltro, la stroke unit di Avezzano mette in atto, per l’ictus ischemico acuto, una delle terapie all’avanguardia nel settore, basata su quello che tecnicamente si chiama l’attivatore tissutale del plasmogeno (rtPA, dal nome della sostanza iniettata). Una metodica attuata sia per via endovenosa (somministrazione nei vasi sanguigni) sia per via endovascolare (con catetere), facendo arrivare il farmaco direttamente nell’arteria cerebrale. Quest’ultima modalità operativa, assai complessa e di grande delicatezza da attuare entro 6 ore dai primi sintomi, è affidata alla radiologia interventistica, diretta dal dr. Giovanni Passalacqua, affiancato dai suoi collaboratori medici Pietro Filauri e Marco Doddi.
“La mia nomina a presidente nazionale dell’Iso – dichiara Carolei – è un riconoscimento del lavoro d’équipe svolto all’ospedale di Avezzano che, oltre al prioritario beneficio diretto del paziente, favorisce una riduzione dei costi sociali e sanitari per una patologia come l’ictus che è la terza causa di morte e la prima di invalidità”.