Alba Adriatica. Fa quadrato l’amministrazione comunale di Alba Adriatica. Lo fa in maniera congiunta, durante una conferenza stampa fiume.
Il punto di partenza resta il caso Pro-Loco, dalla radiazione, alla riabilitazione e al pagamento del contributo per Luna Calante. Ma poi il discorso si snoda, tocca questioni politiche (dagli attacchi feroci e giudicati non consoni da parte dell’opposizione), ma anche una ricostruzione, in alcuni casi dettagliata, di quella che è stata l’attività dell’esecutivo, guidato da Tonia Piccioni, dal maggio del 2013 ad oggi.
Il sindaco, ma anche i colleghi di maggioranza, sono stati molto chiari: basta far ruotare tutto attorno alla Pro-Loco. Le vere emergenze cittadine sono altre.
Stoccate sono state rivolte alle alle minoranze, che dopo la riabilitazione della Pro-Loco, nell’albo provinciale, hanno lanciato vere e proprie palle di fuoco all’indirizzo della maggioranza di centrodestra.
“Certe accuse e certi toni non sono assolutamente accettabili”, è stato ribadito in più occasioni durante la lunga conferenza stampa, ” e essere tacciati di immobilismo, denota tutta la superificialità di chi ora è in minoranza”.
Buona parte della conferenza, o almeno la prima parte, è stata assorbita da una ricostruzione molto dettagliata di tutti gli atti della questione Pro-Loco.
Dall’avvio delle procedure di cancellazione, da parte dell’Unpli prima e dalla Provincia poi e dalla revoca, condizionata, del contributo per Luna Calante da parte della giunta.
Il sindaco ha raccontato anche della questione della trattativa per chiudere la partita del contributo congelato.
Con l’incontro con il presidente Tancredi Spinosi e un altro iscritto della Pro-Loco.
Poi i vari assessori e consiglieri delegati presenti alla conferenza, hanno fatto una bilancio sull’attività amministrativa: dalle operazioni di bilancio (Tasi al minimo e eliminazione di un mutuo da 900mila euro), dai finanziamenti ottenuti nel campo delle opere pubbliche alla necessità di ovviare alle carenze di organico, con appena 43 dipendenti in attività, rispetto agli 80 di Tortoreto e ai 100 di Martinsicuro.
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