L’8 marzo delle teramane. Le iniziative del comitato ‘Se Non Ora Quando?’

mimosaTeramo. La sorellanza, la sessualità, la memoria. Queste le tematiche al centro della discussione promossa dal Comitato teramano “Se Non Ora Quando?” che, in occasione dell’8 marzo, vuole rendere omaggio alle donne con una serie di iniziative, che proseguiranno per tutto il mese.

Filo conduttore sarà il titolo “8MARZO E… DINTORNI – Storie di donne – edizione 2013”.

Gli incontri si svolgeranno alle ore 17.30 nella sede di Teramo Nostra:

Si comincia il 6 marzo con “Sorelle sullo schermo – La solidarietà femminile raccontata dal cinema”. Saranno proiettati frammenti di film con lo scopo di evidenziare l’importanza della solidarietà fra le donne che ha permesso la conquista dei diritti sociali e civili, la sorellanza quale straordinario motore dell’emancipazione femminile del secolo scorso. Un tributo alla forza delle donne che quando si uniscono e perseguono obiet-tivi comuni non cedono di fronte a nessun ostacolo.

Il secondo appuntamento è in programma per il 20 marzo e vedrà protagonista “La sessualità femminile e maschile tra mito e realtà”. Il tentativo sarà quello di svelare e scardinare pregiudizi relativi alla sessualità delle donne e degli uomini. Gli argomenti verranno trattati in chiave ironica riproponendo la proiezione di sketch video, attraverso letture e attraverso la professionalità delle esperte della materia.

Infine, il 3 aprile con “L’orgoglio delle donne – Virtù e passioni pas-sate e presenti”. Verrà presentata la raccolta di 7 profili di donne della provincia di Teramo che nel passato e nel presente si sono distinte e distinguono per il loro impegno nella politica, nelle arti, nelle pari opportunità, nel sindacato. L’iniziativa ha lo scopo di non permettere all’oblio di prendere il sopravvento sui grandi insegnamenti che queste donne ci hanno lasciato e ci lasceranno. La quotidianità non deve far dimenticare alle attuali generazioni che sono esistite ed esistono donne che con la loro passione, con i loro valori, con i loro sacrifici hanno “regalato” e “regalano” quei diritti che oggi vengono, in continua-zione, negati e ostacolati.

Ogni iniziativa si concluderà con un aperitivo particolare, quello della sorellanza, quello dei sensi e quello dell’orgoglio.

 

 

 

In Abruzzo il tasso di disoccupazione nel 2012 si ferma al 10,8%. Lo rivela l’Istat dopo la pubblicazione dei dati sull’andamento del mercato del lavoro regione per regione. Si tratta di un risultato che risente della generale crisi economica e occupazionale del Paese, in un anno in cui piu’ forte si e’ avvertito il disagio economico e sociale sul territorio. “Il dato abruzzese – dice il presidente della Regione Gianni Chiodi – e’ assolutamente in linea con quello della media nazionale che si attesta al 10,7%. Un dato nettamente inferiore alle regioni del Mezzogiorno che contano su un indice del 17,2%, ben al di sopra degli standard regionali abruzzesi. Se questo da un lato puo’ essere un aspetto rassicurante per la nostra regione – aggiunge Chiodi – dall’altro non attenua la drammaticita’ del dato occupazionale sul territorio, anche perche’ rispetto all’anno scorso la percentuale dei disoccupati abruzzesi e’ salita di 2,3 punti percentuali, anche qui in piena rispondenza con il dato nazionale. Sono cifre che pero’, se si vuole guardare ai nostri interlocutori economici e possibili investitori sul territorio, delineano la capacita’ di questa regione di attestarsi allo stesso livello delle economie delle regioni centrali italiane e di discostarsi invece dai parametri delle regioni del Mezzogiorno, aprendo di fatto ad ipotesi di sviluppo che tendono ad uscire dai canoni dell’economia del Sud Italia. In questo senso, va segnalato il fatto che siamo la quarta regione in Italia per incremento del tasso di attivita’”. In particolare il dato disaggregato che interessa l’Abruzzo indica in 508 mila gli occupati nei settori dell’agricoltura (15 mila), nell’industria (164 mila) nei servizi (329 mila); nel 2011 gli occupati erano 507 mila, cioe’ mille in meno, ma nel 2012 la forza lavoro (occupati + disoccupati) ammonta a 570 mila rispetto ai 554 del 2011. Questo comporta anche un ampliamento della base di lavoratori, per lo piu’ giovani, che e’ in cerca di prima occupazione e che nei dati Istat ammonta a 62 mila persone. “E proprio guardando questi dati – conclude il presidente Chiodi – che stiamo avviando importanti politiche di sostengo agli investimenti nel settore giovanile, a partire dal bando ‘Hope’ delle starp-up sulle imprese innovative, sul finanziamento dei progetti ‘Lavorare in Abruzzo’ e sui bandi che riguardano le imprese turistiche sulle destinazioni (Dmc) e sul prodotto (Pmc)”.

 

 

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