Giulianova, delegazione giovani della Galizia in Comune

comune-di-giulianovaGiulianova. Il sindaco Francesco Mastromauro, l’assessore alla Cultura Nadia Ranalli e Fabrice Ruffini, consigliere incaricato delle Politiche giovanili, questa mattina hanno ricevuto in Comune, nella Sala consiliare, i giovani spagnoli della Galizia che, giunti a Giulianova il 14 maggio grazie alla cooperativa FormaTalenti, si tratterranno sino al 21 del mese per confrontarsi con i loro coetanei ed  incontrare esperti del mondo dell’imprenditoria giovanile con l’obiettivo di conoscere le fonti di finanziamento europeo a disposizione e le modalità per la presentazione dei relativi progetti.

Nel porgere il suo saluto e quello della città, il sindaco, dopo aver rammentato come il 18 settembre 2010 avesse accolto proprio in Sala consiliare un’analoga delegazione giovanile galiziana impegnata a seguire, secondo il programma “Gioventù nel Mondo”, un percorso di educazione non-formale teso a favorire l’assunzione di stili di vita a basso impatto ambientale, si è soffermato brevemente sul valore di questa iniziativa, anche sotto il profilo turistico, per poi illustrare alcuni dati relativi all’iniziativa imprenditoriale giovanile a Giulianova.
“Nel primo trimestre del 2012 – ha dichiarato Mastromauro – nella nostra città sono state avviate ben 278 attività in vari settori, dalla ristorazione alle attività sportive ed artistiche, dall’intrattenimento all’agricoltura, sia con partecipazione esclusivamente giovanile, e sia in forma mista, mentre solo 15 risultano le attività cessate. Questi  dati – ha proseguito il sindaco – per quanto sintetici consentono comunque di radiografare la situazione, che ritengo di grande vitalismo e tanto più significativa considerando l’attuale, gravissima crisi economica che coinvolge non solo l’Italia ma l’intera Europa”. 
Dopo la consegna ai galiziani di alcuni cadeau, il sindaco ha ricevuto da Yolanda Otero Balsa, vicedirettore generale della gioventù nella giunta della Regione autonoma della Galizia, l’invito a recarsi, gradito ospito, a Santiago di Compostela.

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