Nuovo importante appuntamento, nel calendario degli eventi per il 21° Premio internazionale per la fotografia cinematografica “Gianni Di Venanzo”, in programma sabato alle 18 nella sede di Teramo Nostra, con la presentazione del libro di Elso Simone Serpentini “Teramo e il teatro lirico” di Artemia Edizioni.
Oltre all’autore, interverranno il presidente dell’associazione, Piero Chiarini, e il direttore artistico, Sandro Melarangelo. A moderare l’incontro Luisa Ferretti mentre l’accompagnamento musicale sarà curato dal Maestro Franco Di Donatantonio.
Dopo aver dedicato un primo volume alla storia delle proiezioni cinematografiche a Teramo, Serpentini racconta ora la storia delle rappresentazioni di opere liriche, verso le quali i teramani hanno mostrato sempre grande interesse. A partire da Dorotea Monti, prima donna di teatro di cui i teramani si innamorarono durane l’inaugurazione del Teatro Corradi nel carnevale del 1792.
Da quella lontana stagione di fine Settecento, si alternarono sul palcoscenico teramano grandi rappresentazioni di opere liriche e notissimi interpreti, fino a quando, deperita nel tempo la struttura di un teatro privato che i proprietari non erano più in grado di rinnovare, Teramo non riuscì ad avere, dopo vari tentativi andati a vuoto e grandi sacrifici, un teatro pubblico, il Comunale, inaugurato in pompa magna la sera di sabato 20 aprile 1868 con Un ballo in maschera di Donizetti e Maria di Rohan di Donizetti oltre a due Balli fantastici di Ettore Barracani.
Con puntualità certosina, il volume ricostruisce anno per anno e mese per mese i vari allestimenti, con un ricco corredo di note che illustrano l’importanza e i dettagli della carriera artistica dei tanti interpreti che hanno calcato i palcoscenici teramani quello del settecentesco Teatro Corradi, quello dell’ottocentesco Teatro Comunale (fino al suo abbattimento, avvenuto nel 1969) e del nuovo Cine Teatro Comunale che prese il suo posto, quello del Cinema Teatro Apollo inaugurato il 14 dicembre 1912.
Il volume si spinge nella sua ricostruzione storica fino al primo decennio del Duemila, quando il teatro lirico a Teramo è caratterizzato da esigenze e da caratteristiche del tutto nuove e diverse in una realtà sociale, economica e culturale completamente differente.
