Atri intitola una via a Rodolfo Zanni

Atri, Il movimento di riscoperta della figura del compositore argentino, ma di origini atriane, Rodolfo Zanni sta proseguendo in maniera sempre più convinta e felice: punto di partenza è stata la pubblicazione del romanzo-biografia Desaparecido in Do maggiore (scritto da Giuseppe Zanni con Elio Forcella, Zecchini Editore, 2014), che ha avuto ampia eco nei maggiori telegiornali nazionali e nella stampa quotidiana, ma è in tutto il mondo che la «Zannirenaissance» sta progredendo.

In Argentina, la Radio Nacional ha messo in onda una lunga trasmissione sul musicista, la radio ufficiale del Teatro Colón ha ricordato Zanni, l’Instituto Superior de Música Jose Hernandez, nella sua rivista «Atriles», ha pubblicato un numero monografico sul musicista, con un’analisi, da parte del musicologo argentino Lucio Bruno Videla, delle quattro opere superstiti. Ancora, il Colón ha pubblicato, nella propria rivista, un bell’articolo, pieno di interrogativi (‘Un silencio elocuente’) sul perché della damnatio memoriae di Zanni, mentre la sua Campiña adormecida ha visto esecuzioni da questa e quella parte dell’Atlantico.

Proseguono le ricerche: se è tuttora valido il premio di 5000 euro da noi sponsorizzato per il ritrovamento di significative partiture di Zanni, a Parigi si è riusciti ad individuare 12 altre opere dello sfortunato musicista, ma malauguratamente senza poter riuscire a recuperare gli spartiti, avendo la SACEM (Société des Auteurs, Compositeurs et Éditeurs de Musique) in Francia in deposito soltanto gli incipit delle opere medesime. E Atri, la città natale di Rodolfo Zanni, non ha dimenticato il suo celebre figlio: il 28 maggio il sindaco, Gabriele Astolfi, si intitolerà la strada al musicista, con la presenza del corpo bandistico che eseguirà Italia nova di Zanni, per proseguire con una conferenza (a cura di Luciano Pellicani e di Anna Pintus Fadda) all’interno della quale si esibiranno Luisa Prayer (pianoforte), Vittoriana de Amicis (soprano) e il celebre tenore Fabio Armiliato, coautore – con Fabrizio Mocata – del tango ballata Desaparecido in Do maggiore. E questi ultimi due, insieme ad altri bravi musicisti, chiuderanno un concerto dal titolo ‘La canzone del Tango ai tempi di Rodolfo Zanni’

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