Teramo, “Impossibile parcheggiare in via Taraschi per fare riabilitazione”

Il consigliere comunale, Ivan Verzilli, denuncia come a Teramo “molto concittadini lamentino disagi nel parcheggiare in Via Taraschi, laddove devono recarsi in prima persona oppure per trasportare un utente presso la struttura di riabilitazione presente”.

E ancora: “Da qualche settimana ho sollecitato l’assessore al ramo, il quale mi ha garantito che avrebbe fatto un sopralluogo con l’ufficio tecnico per capire come migliorare una situazione deficitaria che costringe ogni giorno molte decine di utenti, assieme ai loro accompagnatori, a vivere delle difficoltà che potrebbero certamente essere evitateIn particolare, mi è stato rappresentato come si sia reso necessario effettuare – a cura di associazioni e privati gli accompagnamenti degli utenti con uno scaglionamento degli accessi automobilistici in Via Taraschi, in quanto la congestione del traffico negli orari obbligati rende oltremodo complicato gestire gli ingressi e le uscite, specie per gli utenti con limitazioni motorie e per i loro accompagnatori, senza considerare l’aumento dei livelli di inquinamento provocato dai gas di scarico delle autovetture interessate”.

Verzilli sottolinea come “Il Governo ha recentemente destinato dei fondi per assegnare contributi ai Comuni che istituiscano “stalli gialli destinati ai disabili e a particolari categorie di utenti, nonché per gli “stalli rosa” adibiti alla sosta dei veicoli delle donne in gravidanza o dei genitori con bambini fino a due anni. Allo stesso modo, ausili finanziari sono previsti per i Comuni che realizzino o abbiano realizzato spazi riservati alla sosta dei veicoli al servizio delle persone con disabilità o che abbiano previsto la gratuità del parcheggio dei veicoli adibiti al servizio delle persone disabili, qualora gli stalli loro riservati risultino già occupati. I contributi sono pari a 500 euro per ciascuno stallo realizzato o che si prevede di realizzare. La mobilità è sostenibile soltanto se inclusiva”.

Impostazioni privacy