Martinsicuro, colonie feline: tra contributi assenti e la richiesta di un’area ad hoc

Martinsicuro. Da una parte le richieste di intervento, per degli abbandoni, dall’altra la necessità vitale di avere dei sostegni (anche di natura economica) per garantire la sopravvivenza delle tante colonie feline (che si fa fatica a riconoscere) sparse a livello cittadino.

 

Il problema del randagismo non è soltanto legato ai cani, ma anche ai gatti. Ed è un fenomeno in crescita non soltanto a Martinsicuro e Villa Rosa, ma nell’intero territorio della Val Vibrata.

Una problematica al momento, forse, sottovalutata dalle istituzioni. Dagli abbandoni, anche e soprattutto in prossimità delle colonie feline esistenti, alla necessità poi di garantire anche delle attività di sterilizzazione per fronteggiare il fenomeno del randagismo diffuso.

 

A livello cittadino operano alcune volontarie (le cosiddette gattare), che però come già evidenziato in precedenza non sembrano avere vita facile. Tra mancati riconoscimenti delle colonie feline e l’assenza di contributi, quella che appare una sorta di “missione” appare complicata. Il Comune allo stato attuale ha tagliato il contributo annuale per le colonie feline, che seppur minimo rappresenta un sostegno importante per accudire gli animali.

 

Da parte delle stesse volontarie, nei mesi scorsi, è stata anche avanzata una richiesta. Quella di poter avere a disposizione un’area da destinare ad oasi felina. Potrebbe rappresentare, nella fattispecie, un riferimento importante per risolvere una serie di criticità. Su questo tema, però, al momento non traspare nulla di concreto.

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