Martinsicuro, colonie feline non riconosciute: la difficile “opera” delle volontarie

La dura vita delle volontarie che si occupano delle colonie feline tra Martinsicuro, Villa Rosa e Alba Adriatica.

 

Tra le difficoltà legate al riconoscimento delle colonie, alle minacce che in alcuni casi arrivano da chi non vede di buon occhio la presenza di gatti e la necessità, a volte, di avere dei sostegni per poter accudire gli animali e favorire anche delle adeguate operazioni di sterilizzazione.

 

L’amore per gli animali e lo spirito di volontariato non fanno difetti alle referenti locali dell’Enpa, ma le difficoltà non mancano, per tutta una serie di ragioni.  Le volontarie (le cosiddette gattare) sono poche, e da parte del servizio veterinario della Asl sembra manifestarsi una certa ritrosia nel riconoscere le colonie feline.

Che, per legge, con appena due esemplari, potrebbero essere catalogate come tali. Nella zona sono circa una decina le colonie feline, dove le volontarie si occupano di nutrire e accudire gli animali. Colonie che crescono numericamente, anche perché si registrano degli abbandoni proprio a ridosso delle colonie.

 

Avere un riconoscimento ufficiale, per quelle che operano, potrebbe poi favorire la risoluzione di una serie di problemi. Dalla sterilizzazione, ma anche dei sostegni per le attività delle volontarie, teso a ridurre gli effetti del randagismo dei felini.

 

 

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