La Badia di Corropoli “torna” alla Asl di Teramo: la sentenza

Corropoli. Il complesso monumentale della Badia di Corropoli è di proprietà della Asl di Teramo.

 

A stabilirlo è una recente sentenza del tribunale civile di Teramo (giudice Silvia Fanesi), che ha fissato un principio ben preciso. L’intero complesso della Badia, che nel recente passato ha anche ospitato l’istituto superiore, è di proprietà dell’azienda sanitaria. Uno scenario, questo, che rimette indietro le lancette del tempo al 2011, quando l’azienda sanitaria inserì tutto il complesso della Badia tra i beni alienabili. Il Comune, all’epoca si oppone, sostenendo che l’alienazione era solo sulla carta ma non praticabile.

Da quella situazione ne è nato un contenzioso, con l’avvocato della Asl di Teramo, Danilo Consorti, che ha incardinato la causa per rivendicare la proprietà dell’intero complesso, che in passato era stato trasferito dal vecchio consorzio anti-tubercolare di Teramo alle aziende sanitarie che non avevano da subito acquisito la personalità giuridica. Nel frattempo, adempiuto questo percorso, la Asl ha poi chiesto la restituzione dello stabile, la cui proprietà viene cristallizzata dalla sentenza di primo grado del tribunale di Teramo.

Cosa accade ora. Teoricamente la Asl può riproporre l’alienazione per il complesso (per il quale il Comune di Corropoli ha ottenuto un maxi-finanziamento per la riqualificazione degli spazi esterni), anche se la stessa sentenza può essere impugnata. In tutto questo contesto, poi si innestano le attività di usucapione effettuate da un paio di privati (per un terreno e un casolare), per delle aree attigue, per i quali la sentenza potrebbe anche aprire forme di risarcimento. Una situazione piuttosto articolata e che ora può aprire scenari forse non previsti fino a poco tempo fa.

 

 

 

 

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