Castelnuovo, incidente nell’azienda: grave un’operaia

Castelnuovo Vomano. Un’operaia è rimasta ferita, in maniera grave, nel pomeriggio di oggi nell’azienda GLM di Castelnuovo.

 

L’origine dell’incidente sul lavoro sarebbe da ricondurre al malfunzionamento di un macchinario, con la contestuale uscita dalla pressa di uno stampo che poi avrebbe ferito al collo la donna che era impegnata a lavorare alla macchina.

 

 

La notizia dell’incidente è stata diffusa dai segretari della Fiom-Cgil (Mirco D’Ignazio) e della Fim-Cisl (Marco Boccanera).

 

“Il nostro primo pensiero va alla lavoratrice, al suo dolore ed alle conseguenze che porterà sul suo corpo. Per lei, cambierà poco che l’incidente sia stato causata dalla scarsa manutenzione, dalla vetustà del macchinario, dal mancato funzionamento dei dispositivi, dai mancati investimenti in sicurezza, dai mancati controlli o da tutti questi fattori messi insieme. A lei rimarranno gli attimi di paura vissuti durante l’incidente”, si legge in una nota.

 

“Una paura che non è possibile debba accompagnare, nel 2019, chi con fatica, onestà e dedizione svolge il proprio lavoro nelle fabbriche e rischia in continuazione la vita per portare a casa uno stipendio”.

 

I numeri relativi agli incidenti sul luoghi di lavoro continuano ad essere impietosi, con 704 morti in Italia solo nel 2019.

 

 

Come sottolineato ieri dal professore dell’Università di Teramo Guido Saraceni, “in tempo di pace, in un Paese “civile”, nel XXI secolo, la classe operaia va quotidianamente in paradiso stritolata dai macchinari, cadendo dalle impalcature, inalando gas tossici.”

 

È urgente che questo tema venga messo al centro del dibattito pubblico, che se ne faccia una battaglia politica, una ragione di lotta, perché non si può continuare a lavorare avendo paura”

 

Nella giornata di domani, proprio dalla GLM, partirà una campagna dedicate alla sicurezza sul lavoro che Fim-Cisl e Fiom-Cgil di Teramo porteranno avanti per rivendicare azioni urgenti e concrete. Una campagna che inizierà con assemblee in tutte le fabbriche e, se necessario perché finalmente qualcuno si svegli anche a livello provinciale e regionale, culminerà con forti momenti di mobilitazione.

 

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