Alba Adriatica, ordinanza sui cani. Città Viva: provvedimento anacronistico c’è il rischio di ricorsi

Alba Adriatica. Dubbi e perplessità sulla recente ordinanza del sindaco, che ripropone e amplia una serie di divieti per i cani di “frequentare” aree verdi e piazza IV Novembre.

 

A prendere una posizione ufficiale in tal senso è il gruppo consiliare di minoranza Città Viva (guidato da Guliano De Berardinis), che avanza delle riflessioni anche alla luce dei malumori che il provvedimento sembra aver generato tra la gente. E paventa anche il rischio di esporsi a dei contenziosi.

 

“Va chiarito innanzitutto”, si legge in una nota, ” che le ordinanze tuttora vigenti sul territorio, erano state emanante in epoche diverse, quando era prassi vietare l’ingresso degli animali in luoghi aperti al pubblico e, nonostante il regolamento di polizia veterinaria non lo vietasse, nella maggioranza dei casi nessuno si opponeva a tali divieti”.

 

Il rischio di ricorsi. “Da qualche anno però”, prosegue la nota, ” tali limitazioni vengono contestate e ci sono sentenze, pronunciate dai tribunali amministrativi di mezza Italia. Per cui oggi quelle ordinanza appaiono anacronistiche, cosi come è immotivato il riproporlo con il fondato rischio di essere annullate, con un ulteriore esborso di soldi pubblici per le spese legali”.

 

Il suggerimento. “Sarebbe sufficiente”, proseguono i consiglieri di Città Viva, ” per il buon decoro dei luoghi interessati che il sindaco vigili affinché le autorità competenti facciano rispettare il regolamento di polizia veterinaria.

Che prevede: l’obbligo della custodia, l’obbligo del guinzaglio quando si va in giro, l’obbligo da parte del proprietario di portare sempre con sé la museruola e di farla indossare al cane quando questo è libero o nel caso si presenti una situazione di pericolo per persone e cose, oppure se viene chiesto esplicitamente dalle autorità, l’obbligo di rimozione delle deiezioni da parte dei proprietari.  L’unico obbligo non presente, è il divieto di ingresso.

 

Singolare appare poi, al di là delle giustificazioni addotte, vietare i cani in piazza IV novembre. La gente si chiede perché allora perché non sui marciapiedi di viale Vittoria o sul lungomare o in piazza del Popolo o in qualsiasi altro luogo aperto al pubblico.

 

Inoltre in campagna elettorale il sindaco aveva sottoscritto un documento in cui si impegnava a trovare   aree comunali attrezzate dove portare gli animali. Bisogna constatare che ad oggi dopo quasi un anno rimane ancora soltanto una promessa”.

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