Teramo, concorso insegnanti. Unite si prepara per i 24 Cfu INTERVISTA

Una vera e propria rivoluzione copernicana per quanti aspirano ad entrare nel mondo dell’insegnamento. Nel convegno organizzato questo pomeriggio dall’associazione Proteo Fare Sapere e dalla Flc Cgil di Teramo, alla Facoltà di Scienze politiche di Teramo, si è parlato dei nuovi percorsi formativi per gli aspiranti docenti in vista dei concorsi che dovrebbero essere banditi nel prossimo anno.

“Un cambiamento radicale”, ha spiegato Anna Fedeli della segreteria nazionale della Flc Cgil, “che per la prima volta lavorerà su numeri certi, dando la possibilità ai docenti che vincono il concorso di andare subito di ruolo, cercando così di superare l’esasperato precariato in questo settore creato finora”.

Tre i percorsi concorsuali in programma che, se superati, consentiranno ai futuri insegnanti di effettuare tre anni di preparazione attraverso i Fit. Per i docenti con l’abilitazione basterà effettuare una prova orale, i docenti con almeno 36 mesi di servizio faranno, invece, una prova scritta sulla materia e la prova orale, mentre per i neolaureati o per i docenti che non raggiungono i 36 mesi sarà necessario completare un percorso formativo propedeutico al concorso (con l’acquisizione di 24 crediti formativi nei settori di pedagogia, metodologia didattica, antropologia e psicologia prima di effettuare) per il quale saranno previste due prove scritte, uno sulla materia e uno sulla didattica, prima dell’orale. Per gli insegnanti di sostegno ci sarà anche un’ulteriore prova specifica.

E proprio sulla questione Cfu si è soffermato il pro-rettore dell’Università di Teramo, Dino Mastrocola che ha spiegato come, in collaborazione con l’Università dell’Aquila, l’Ateneo teramano si stia organizzando per garantire questo percorso formativo.

“All’inizio di dicembre sarà possibile effettuare una pre-iscrizione”, ha spiegato Mastrocola, “che servirà per certificare se e quanti crediti sono necessari a ciascun studente, che si concluderà il 31 dicembre. Entro le prime due settimane di gennaio si dovrà effettuare l’iscrizione vera e propria ed entro la metà di gennaio partiranno anche i corsi, alcuni dei quali potranno essere seguiti in streeming, che si concluderanno per la fine di febbraio, in modo da poter avere a marzo già le prime sessioni di esame”.

Mastrocola ha spiegato anche che la frequenza ai corsi non sarà obbligatoria e ciascun pacchetto di esami da 6 cfu dovrebbe avere un costo di 120 euro. Inoltre si stanno organizzando i calendari che, proprio per andare incontro alle esigenze di chi lavora, dovrebbero prevedere lezioni nel fine settimana con, in un secondo momento, anche la predisposizione di piattaforme informatiche.

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