Naspi, dura stangata: tanti vengono tagliati fuori. Il chiarimento

Novità per quanto riguarda la Naspi. Ecco chi sono esclusi gli esclusi e per quale motivo sta accadendo tutto questo.

La Naspi è un’indennità mensile di disoccupazione per lavoratori che avevano un rapporto di lavoro subordinato. Ma di quale stangata si parla? Che cosa è successo esattamente? Ecco tutti i dettagli.

Cosa accade alla Naspi?
Naspi, dura stangata: tanti vengono tagliati fuori. Il chiarimento-Abruzzo.cityrumors.it

La Naspi, come è accennato, è una misura contro la disoccupazione che spetta ai lavoratori dipendenti del settore privato e del pubblico a condizione che siano a tempo determinato.

Per ottenerla occorre corrispondere a determinati requisiti: stato di disoccupazione involontaria, che si sia lavorato per almeno 13 settimane nei 4 anni precedenti la disoccupazione, almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti all’inizio della disoccupazione. Un’altra sua particolarità consistenel fatto che non abbia una durata prefissata. Spetta per un numero di settimane pari a quelle lavorate.

Inoltre la misura della prestazione è in rapporto alla retribuzione imponibile previdenziale degli ultimi 4 anni. L’importo viene misurato considerando la retribuzione e dividendola per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicandola per 4,33. Ma adesso che cosa è accaduto di preciso? Davvero tante persone vengono tagliate fuori? Ecco tutti i dettagli della vicenda.

Naspi, il problema potrebbe diventare molto grave

La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego va in aiuto a chi ha perso il lavoro e ne è alla ricerca. Dopotutto le spese che una persona deve affrontare quotidianamente sono tante ed è bene che i lavoratori vengano tutelati.

Come si calcola la Naspi
Cosa succede a chi deve prendere la Naspi?-Abruzzo.cityrumors.it

I lavoratori però si domandano se per il calcolo delle durata e della misura della Naspi sia possibile impiegare non solo i periodi di lavoro dipendente ma anche quelli della gestione separata dell’Inps.

La risposta è no. I periodi in cui si è stati iscritti alla gestione separata non possono essere utilizzati per il diritto, la durata e la misura effettiva della Naspi. Poi c’è un altro quesito che riguarda quei lavoratori che nel quadriennio abbiano fatto lavori dipendenti nel settore agricolo e in quello extra agricolo. Questi sono cumulabili.

Ci sono però due clausole da rispettare. Nel quadriennio di osservazione deve essere prevalente la contribuzione non agricola. La relativa domanda poi deve essere inoltrata entro 68 giorni dalla cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro.

Per evitare qualche esclusione l’Inps osserva il quadriennio di riferimento e se in esso si evidenzia una prevalenza di contribuzione agricola risalente, la prevalenza viene determinata osservando i 12 mesi precedenti la cessazione del rapporto di lavoro. La Naspi è di sicuro un ottimo provvedimento che aiuta i disoccupati in un momento delicato della carriera dei lavoratori.

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