Teramo Lavoro, i sindacati sbottano e invocano il tavolo istituzionale

teramo_lavoro_febTeramo. “A distanza di due settimane dalla richiesta di incontro inoltrata al presidente della Regione Gianni Chiodi finalizzata ad affrontare e risolvere in modo definitivo la questione Teramo lavoro, continuano ad esserci i soliti problemi ed i soliti rimballi di responsabilità”.

A dichiararlo, in una nota congiunta, sono Monia Pecorale, della Funzione Pubblica Cgil, e Fabio Benintendi, della Fisascat Cisl, i quali puntano il dito contro le istituzioni locali e contro gli annunci che alla fine non hanno portato a nulla, se non a preoccupanti preavvisi di licenziamento, che in questi giorni stanno giungendo nelle cassette della posta di alcuni dipendenti della società in house, Teramo Lavoro.

“E’ giunto il momento di dire basta” aggiungono Pecorale e Benintendi “e di arrivare ad affrontare in modo definivo e non più interlocutorio il problema della gestione delle attività’ in cui sono impiegati i dipendenti della società in house. Pur ribadendo che in questi mesi solo grazie ad un atteggiamento responsabile da parte di tutti i soggetti coinvolti si è riusciti ad individuare delle soluzioni capaci di garantire, di volta in volta, l’occupazione e i servizi ai cittadini, siamo sempre più convinti che tutto questo evidentemente non è’ più sufficiente, visto che le difficoltà nascono da questioni che non possono essere risolte in un ambito provinciale. Pertanto ci attiveremo immediatamente per la convocazione di un tavolo dove oltre al futuro dei servizi dovremo affrontare, nostro malgrado, anche il problema dei licenziamenti e chiederemo la presenza di tutte le Istituzioni coinvolte in modo da capire, una volta per tutte, chi è veramente dalla parte dei precari della Provincia. Il tempo dei proclami e degli annunci è abbondantemente scaduto. Resta solo da capire come e se si vuole andare avanti”.

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