Atri, fondi regionali per l’installazione di due impianti fotovoltaici

tetti_fotovoltaiciAtri. L’ufficio Urbanistica e Ambiente del Comune di Atri e la Riserva Naturale Regionale Oasi WWF “Calanchi di Atri” hanno ottenuto un finanziamento dalla Regione Abruzzo, attraverso i fondi CIPE, per l’installazione di due impianti fotovoltaici sui tetti della sede dell’Ufficio Urbanistica e Ambiente, in piazza Duchi d’Acquaviva e sulla sede del Centro Visite dell’Oasi WWF Calanchi di Atri, in località Colle della Giustizia.

Presto i due impianti verranno attivati con il regime di scambio sul posto, un meccanismo che consente di immettere in rete l’energia elettrica prodotta ma non immediatamente consumata, per poi prelevarla successivamente per soddisfare i propri consumi. Il servizio di scambio sul posto è regolato su base economica dal Gestore Servizi Energetici, in forma di contributo sulla base del valore di mercato dell’energia scambiata con la rete. Il GSE riconosce un contributo, a favore del soggetto titolare dell’impianto, definito come Utente dello scambio, che consiste in un ristorno di una parte degli oneri sostenuti per il prelievo di energia elettrica dalla rete. Nel caso in cui il controvalore dell’energia immessa in rete risultasse superiore all’onere energia sostenuto dall’utente dello scambio, il saldo relativo viene registrato a credito dell’utente medesimo che potrà utilizzarlo per compensare l’onere energia degli anni successivi.

Questa operazione avrà vantaggi economici e ambientali di notevole interesse per il Comune di Atri. “I due nuovi impianti” spiega il vicesindaco Domenico Felicione “vanno ad aggiungersi a quelli già installati nel 2010 dal Comune e dall’Oasi WWF Calanchi di Atri nelle medesime strutture per un totale di 12kw di potenza. Gli impianti fotovoltaici nel loro insieme oltre al risparmio in bolletta, porteranno alle casse del Comune un ritorno economico ogni anno, che si traduce in opportunità di investimenti futuri per il Comune”.

“Ognuno degli impianti fotovoltaici installati” aggiunge il direttore dell’area protetta, De Ascentiis “ha una potenza pari a 2,96 kWh, che in un anno produce circa 3.848 kWh. Per produrre la stessa quantità di energia elettrica con il petrolio avremmo avuto in un anno circa 5.002 kg di emissioni di anidride carbonica, dannosa per noi e per l’ambiente”.

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