Tratta degli esseri umani, un fondo per le vittime in memoria di Lilian.Iniziativa di On The Road

on_the_road.jpg1Martinsicuro. Lilian Solomon aveva ventitré anni e una grandissima voglia di vivere. Aveva lasciato la Nigeria ed era arrivata in Italia con la speranza di poter aiutare la sua famiglia ad uscire dalla grave povertà in cui tuttora versa. Ma niente ha potuto contro quel terribile linfoma Non Hodgkin a grandi cellule B che in pochi mesi l’ha portata via. Per onorarne la memoria e sostenere altre vittime della tratta di esseri umani, l’Associazione On the Road ha istituito un fondo a suo nome.

La storia – la storia di Lilian non è una “semplice” storia di tratta. Lilian infatti è stata costretta a prostituirsi sulle strade del nostro Paese per arricchire trafficanti senza scrupoli ma ha anche dovuto sostenere una difficile battaglia legale per affermare il proprio diritto alla salute e per poter accedere alle cure che le erano necessarie.

Quando le operatrici dell’associazione On the Road la incontrarono per la prima volta, Lilian lavorava al bordo di una strada al confine tra Marche e Abruzzo tristemente famosa per lo sfruttamento della prostituzione. Da tempo accusava dolori tanto forti da farle vincere la paura e da convincerla a sfidare la volontà dei suoi sfruttatori per lasciare che le operatrici di On the Road l’accompagnassero da un medico. Per garantirle l’accesso alle cure è servita una dura battaglia legale ma, nonostante i sanitari dell’ospedale di Pescara si siano prodigati per curarla senza lasciare niente di intentato, Lilian non ce l’ha fatta.

Lilian sperava che la sua storia servisse a dimostrare che la solidarietà vince, che per chi fugge da situazioni di grave povertà in cerca di una chance, anche quando il destino si accanisce, una possibilità c’è. Ed è per questo che aveva accettato di raccontarsi in un documentario (“Schiavi” di Giuseppe Laganà) realizzato per Rai tre (http://tinyurl.com/6klf9ez) e recentemente proposto al Premio L’Anello Debole.

Il fondo Lilian Solomon per le vittime della tratta – L’associazione On the Road, anche alla luce dei contatti intercorsi con la famiglia di Lilian, ritiene che il modo migliore per onorare la memoria di questa ragazza straordinaria e sfortunata sia quello di istituire, grazie ad alcuni contributi già raccolti, un fondo intitolato a suo nome che vada a sostenere altre vittime della tratta di esseri umani e che, come primo intervento, aiuti proprio la madre Maris che vive in condizioni di grave indigenza. Con il supporto logistico di Oghosa Fondation, organizzazione di Benin City impegnata nella formazione e nell’inserimento lavorativo per donne sole, (vedove o giovani che rischierebbero di essere coinvolte nello sfruttamento della prostituzione in Europa), l’associazione On the Road si farà carico di tutte le spese necessarie per l’avvio di una piccola attività che la mamma di Lilian gestirà. Maris ha già optato per l’apertura di un negozio di generi alimentari che, senza questo aiuto, non sarebbe mai in grado di avviare da sola. In futuro il fondo andrà a sostenere interventi in favore di donne e uomini vittime della tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale o lavorativo tesi ad integrare quanto già previsto e finanziato dai programmi di assistenza e protezione sociale ex art. 13 della legge 228/2003 e art. 18 del Dgls. 286/98. Per sostenere il fondo – Per fare donazioni in memoria di Lilian e per aiutare altre persone vittime della tratta il codice Iban è IT 16 X 08769 24400 000030100158, per chi lo preferisce il numero di conto corrente postale è 47034640 intestati a Associazione On the Road Onlus – Via delle Lancette, 27 – 64014 Martinsicuro (Te). Per maggiori informazioni : fr@ontheroadonlus.it. (cb)

 

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