Alpinisti precipitati sul Monte Camicia: “Papà, mi manchi”

Dolore composto per familiari e amici di Roberto Iannilli e Luca D’Andrea, i due alpinisti morti nel tentare di aprire una nuova via lungo la parete nord del Monte Camicia. 

I corpi si trovano ancora nell’obitorio di Teramo, stretti nell’abbraccio di chi li amava e degli appassionati. Presenti, ovviamente, anche Patrizia, moglie del 60enne Iannilli, e Cristina, moglie invece del 51enne di Sulmona.

“Sono morti dove volevano morire”, ha raccontato proprio Cristina a proposito dei due amici di cordata.

Roberto e Luca, tra l’altro, avevano aperto negli anni scorsi altre vie sul Monte Camicia ed erano stati coloro che avevano tracciato la via sul Paretone del Gran Sasso per Pino Sabbatini, l’alpinista teramano scomparso per una slavina due anni fa.

I loro corpi sono stati trovati a quota 1200m. Erano usciti da casa lunedì, per cimentarsi ancora una volta con quella parete friabile, tra le più pericolose del Gran Sasso. Alle 20 l’ultimo contatto con le famiglie. Poi il buio. La ricognizione cadaverica ha fissato la morte di entrambi a martedì mattina, alle prime luci dell’alba.

Roberto e Luca, secondo le ricostruzioni di alcuni uomini del Soccorso Alpino, sarebbero precipitati per circa quaranta metri perché erano ancora in una fase iniziale della scalata. Non si saprà mai se può essersi staccata un pezzo di roccia in corrispondenza dell’appiglio di uno dei due, o averli investiti dall’alto, trascinandoli nel vuoto.

A ricevere la prima chiamata di allerta è stato Luca Mazzoleni del Rifugio Franchetti: Patrizia, mercoledì sera, era preoccupata. Non aveva notizie. Poi giovedì intorno alle 6.30, con il perdurare del silenzio, è stato avvisato il 118.

Il Soccorso Alpino li ha notati percorrendo la montagna. L’elisoccorso del 118 li ha recuperati e portati al Mazzini.

Profili Facebook degli alpinisti presi d’assalto per messaggi d’addio. Mentre Giuliana, figlia di Roberto, affida proprio a Facebook poche parole: “Non posso credere che ci hai lasciato… papà, mi manchi”.

Nel video, la visuale di Roberto e Luca prima di affrontare il Monte Camicia, tre anni fa. 

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