Martinsicuro, diffida alla Veco sospesa fino al 13 luglio: Tar chiede tempi per le autorizzazioni

Martinsicuro. La diffida della Regione viene congelata fino al 13 luglio, giorno nel quale è fissata la discussione dell’istanza cautelare in camera di consiglio.

 

Nel frattempo, entro i prossimi 30 giorni il Comune di Martinsicuro e la Sovrintendenza di fornire notizie circa la tempistica e l’iter per quanto concerne le autorizzazioni edilizie per effettuare gli interventi mancanti per la messa a norma dello stabilimento.

 

 

Questo consentirà alla Veco di Martinsicuro di proseguire nella sua attività produttiva in attesa di ottenere le autorizzazioni.

 

 

E’ questa la decisione assunta dai giudici del Tar, che hanno esaminato la richiesta di sospensione dell’istanza cautelare presentata dalla proprietà della storica fonderia di Martinsicuro, alle prese da mesi con una situazione quasi kafkiana.

 

Ricorso che aveva preso quota dopo la determina dirigenziale dello scorso 18 aprile, che aveva diffidato la Veco a proseguire le attività produttive in difformità rispetto all’autorizzazione dell’Aia rilasciata a suo tempo per far riprendere l’attività.  L’azienda avrebbe dovuto realizzare una sorta di cappotto ai forni. Va detto che allo stato attuale mancano le autorizzazioni edilizie per effettuare gli interventi.

 

Ebbene, i giudici del Tar nel valutare la documentazione hanno concesso una ulteriore sospensiva a favore della Veco (congelando la diffida regionale). Di riflesso, i giudici amministrativi hanno ordinato al Comune e alla Sovraintendenza di fornire comunicazioni sull’iter e sulla tempistica delle autorizzazioni edilizie richieste della fonderia per adeguare l’impianto, così come previsto in sede di autorizzazione Aia.

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