Teramo, protesta al Mazzini delle ex lavoratrici addette alla distribuzione pasti

Sono tornate a protestare questa mattina, davanti all’ingresso dell’ospedale Mazzini di Teramo, le lavoratrici dell’azienda Pap, impiegate fino allo scorso 1 aprile nella distribuzione pasti nei presidi ospedalieri. Non sono serviti, infatti, i tavoli di confronto svolti in Prefettura per cercare di trovare una soluzione alle 46 famiglie che si sono trovate senza lavoro e senza stipendio.

I sindacati continuano a chiedere il loro riassorbimento vista la nuova aggiudicazione dell’appalto della ristorazione nella stessa ditta che però ha cambiato proprietà, mentre per le ex lavoratrici, a cui non è sceso giù l’atteggiamento della Asl che non avrebbe fornito risposte adeguate e che potrebbe essere oggetto di un esposto in procura, la protesta continuerà ancora davanti agli ospedali di Atri e Sant’Omero.

Ma a respingere le accuse ci pensa lo stesso Maurizio Di Giosia, direttore amministrativo della Asl che ha spiegato come scelta dell’azienda è stata quella di contenere il costo eccessivo del servizio, reinternalizzandolo, attraverso l’assunzione diretta del personale tramite un’agenzia di lavoro interinale che avrebbe portato ad un risparmio complessivo di circa il 60% della spesa.

Così, continuano le proteste delle lavoratrici che, impiegate per sole tre ore giornaliere, rischiano anche di non poter percepire la disoccupazione.

 

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