Il noto commercialista teramano, Carmine Tancredi, è stato assolto oggi dall’accusa di concorso in bancarotta nel processo-bis sul crac milionario da 20milioni di euro.
Tancredi era stato per un certo periodo commercialisti di Guido Curti e Maurizio Di Pietro, già condannati in primo grado a sei anni nell’inchiesta madre.
Se Tancredi è stato assolto, proprio gli imprenditori Curti e Di Pietro sono stati condannati a vario titolo per alcuni capi d’imputazione a quattro anni ciascuno. Per altri capi sono stati invece assolti.
Condannati, sempre per alcuni capi d’imputazione, anche alcuni amministratori di fatto e di diritto delle varie società finite al centro del crac: Antonio Zacchei è stato condannato a quattro anni e sei mesi; Marco Paolo Anastasio a tre anni e sei mesi; Loredana Cacciatore a tre anni. Assolto Luciano Seghetti per non aver commesso il fatto, prescritti i reati per Nicolino Di Pietro.