Alba Adriatica, pista ciclabile Bambinopoli: per la Piccioni è tutto regolare

Pista ciclabile, arrivano le puntualizzazioni del sindaco Tonia Piccioni. Nei giorni scorsi, in coincidenza con la chiusura del ponte ciclabile sul Vibrata (è arrivata la comunicazione dei soldi stanziati dalla Regione per il rifacimento) si sono riaccese delle polemiche sulle caratteristiche dei lavori del Bike to Coast.

 

 

Intervento che l’amministrazione comunale di Alba Adriatica, in anticipo rispetto a realtà limitrofe, ha già completato.

Rilievi su colorazione, caratteristiche dei materiali usati e sulle dimensioni del corridoio ciclabile dinanzi alla Bambinopoli. Il sindaco analizza i vari aspetti, partendo dei fondi ottenuti dalla Regione (circa 70mila euro).

 

 

 

“Le esigue risorse concesse dalla Regione”, sottolinea la Piccioni, “ha costretto l’Amministrazione Comunale ad eseguire degli interventi di manutenzione ordinaria della pista ciclabile esistente oltre a piccoli interventi di arredo urbano e messa in sicurezza delle zone particolarmente a rischio quale la zona antistante la Bambinopoli, senza purtroppo poter stravolgere lo stato dei luoghi esistenti.

 

 

 

Ciò significa che non è stato possibile alterare le dimensioni esistenti della pista ciclabile in quanto questo avrebbe comportato un notevole innalzamento dei costi dell’intervento, quindi brevi tratti, come la zona antistante la Bambinopoli e la zona retrostante la rotonda di via Isonzo, non possono rispettare le dimensioni minime per il doppio senso di marcia delle bici. Si è scelto pertanto di posare un trattamento colorante protettivo per piste ciclabili, ormai ammalorata,  a base di resine sintetiche idrosolubili, repellente all’acqua ed allo sporco, antiscivolo e resistente a carburanti e lubrificanti, come da certificazione Anas che attesta la rispondenza allo Skid Resistance Tester del materiale impiegato al valore minimo indicato della norma UNI EN 1436/1998”.

 

 

Nella zona antistante la Bambinopoli, sono stati posizionati dei dissuasori di sosta conformemente all’art. 180 del Regolamento (art. 42 del CDS), in quanto il suddetto tratto era privo di elementi di separazione tra carreggiata stradale e pista ciclabile, causa questa d’invasione da parte degli autoveicoli del percorso ciclabile, in quanto in corrispondenza di un’uscita di una rotonda stradale, generando situazioni di grave pericolo sia per i ciclisti che per i pedoni che percorrono la pista pedonale adiacente a quella ciclabile oltre ai numerosi casi di sosta sulla pista ciclopedonale stessa. “Pertanto è stata richiesta l’autorizzazione all’installazione dei dissuasori al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti – Direzione Generale per la Sicurezza Stradale in quanto i manufatti da installare hanno la funzione di arredo stradale secondo quanto stabilito dal sopra citato art.180.

 

 

 

Il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti – Direzione Generale per la Sicurezza Stradale ha espresso il proprio parere favorevole all’impiego dei dissuasori di sosta installati, inoltre è stata emessa dal competente ufficio comunale la necessaria ordinanza.

Si precisa che la pista ciclabile di Alba Adriatica non nasce, né è stata concepita per essere un velodromo, ma come luogo di svago e passeggio di tutti gli utenti costituiti maggiormente da famiglie, bambini ed anziani”.

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