Teramo città fuorilegge per le barriere architettoniche. FOTO e VIDEO

“Volevamo farvi vivere in maniera empatica cosa proviamo noi discriminati non dalla nostra disabilità ma dalla città”. Claudio Ferrante, presidente dell’associazione “Carrozzine determinate” ha incontrato questa mattina, su richiesta di alcuni disabili teramani, i giornalisti locali per far provare sulla loro pelle le innumerevoli difficoltà con le quali coloro che si muovono in carrozzina sono costretti a convivere.

“Siamo nel Medioevo”, dice Ferrante, “e Teramo è una città completamente fuorilegge per quanto riguarda l’eliminazione delle barriere architettoniche. E’ una città che discrimina e viola i diritti umani”.

Basta provare a salire su una carrozzina, infatti, per capire subito quanto sia complicato muoversi ed effettuare quei piccoli gesti che per i normodotati sono naturali ma che, per chi è inchiodato su una carrozzina diventano imprese inarrivabili. Così andare al Comune, dove tra l’altro non esiste neanche una segnaletica adeguata e nell’ingresso secondario manca lo scivolo, tentare di entrare all’assessorato delle politiche sociali, dove oltre ad una decisa difficoltà di accesso si assiste al paradosso di un gradino davanti alla porta dell’ufficio o andare al Provveditorato diventano vere e proprie gesta da eroe. Senza considerare poi le buche sull’asfalto che diventano trappole per le ruote delle carrozzine, la mancanza di pedane nella maggior parte dei negozi, i parcheggi incivili che ostruiscono il passaggio dei disabili.

“Ma quello che proprio non riusciamo ad accettare”, continua Ferrante, “è che nonostante la normativa 41/86 preveda l’eliminazione delle barriere architettoniche, le scelte politiche fatte in questi anni ci rendano doppiamente disabili”.

Per questo motivo l’associazione “Carrozzine determinate”, così come fatto già in altre realtà ottenendo quanto meno una maggiore attenzione verso la loro situazione, ha invitato tutto tutto il consiglio comunale di Teramo a farsi un giro della città in carrozzina. L’appuntamento è per mercoledì prossimo alle 11 quando anche gli amministratori potranno verificare di persona quanto sia inaccessibile la città.

“Vogliamo che ci siano gesti concreti”, conclude Ferrante, “e, in caso contrario, saremo pronti anche a chiedere il commissariamento del Comune, così come previsto dalla legge”.

 

 

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