Un mese al massimo. Il tempo di completare gli ultimi ritocchi e la stazione ferroviaria di Piano d’Accio sarebbe stata operativa. Ma dall’annuncio del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che lo scorso 13 marzo aveva addirittura indetto una conferenza stampa per fare il punto sui lavori, di mesi ne sono passati più di due e, a parte il rifacimento dell’asfalfo vicino all’ingresso e il posizionamento delle ringhiere, non molto sembra essere stato fatto.
Eppure sull’importanza strategica dell’opera, che si posiziona in un punto cruciale vista la vicinanza alla facoltà di Veterinaria, al centro commericale e allo stadio, tutti si erano mostrati d’accordo, prendendosi anche il merito di aver fatto cambiare idea alle Ferrovie dello Stato che sulla tratta Teramo-Giulianova volevano porre la parola fine.
I lavori avevano già subito dei ritardi sia a causa della rimodulazione del progetto per dei problemi con il terreno, sia per la difficoltà di gestione del coordinamento tra l’impresa e le Ferrovie visto che, per operare in sicurezza senza interrompere il passaggio dei treni, era stato necessaria la presenza sul posto dei tecnici delle Ferrovie. Più di un anno e mezzo di cantiere per un progetto per il quale sarebbe bastato molto meno tempo. Ora mancherebbe davvero poco, pensiline e qualche arredo. E chissà che per la fine dell’estate, con l’inizio della nuova stagione sportiva e la ripresa delle attività didattiche, si possa finalmente utilizzare la nuova struttura.