Terremoto L’Aquila, l’associazione “Federica e Serena” dona fondi ai bambini autistici

marta_valenteTeramo. Sono 10mila euro la somma raccolta in questo primo anno di attività dall’associazione culturale “Federica &  Serena”, donata alla “Fondazione Il Cireneo: onlus per l’autismo”. Proprio come avrebbero voluto e fatto Federica Moscardelli e Serena Scipione, le due ragazze di Montorio e Bisenti decedute a L’Aquila per il crollo della palazzina in cui vivevano assieme ad altre amiche universitarie.

Il sisma del 6 aprile le ha portate via, ma ha risparmiato Marta Valente, estratta dalle macerie ancora viva dopo 24 ore di attesa. Per volere suo e di altre persone molto vicine alle due ragazze, il 23 maggio dello scorso anno è pertanto nata l’associazione culturale no profit “Federica & Serena”, che in questi mesi ha lavorato alla realizzazione di eventi per mantenere vivo il ricordo delle due amiche scomparse e per raccogliere fondi da destinare a coloro che, dopo il terremoto, si sono, invece, rialzati per iniziare di nuovo a vivere.

La scelta di Marta, Elena e di tutti i membri dell’associazione è ricaduta sulla Fondazione Il Cireneo, un’associazione che si occupa di migliorare la vita dei bambini affetti da autismo e che proprio a L’Aquila aveva la sua sede. Anch’essa è purtroppo crollata dopo il terremoto dello scorso aprile e, così, gli amici di Federica e Serena hanno fatto in modo che, ad un anno di distanza, anche questi bambini potessero tornare ai loro luoghi.

Ad Il Cireneo sono stati destinati tutti i fondi finora raccolti dall’associazione “Federica & Serena”. A questi si aggiungerà la cifra che verrà ricavata il prossimo 8 maggio, quando la nazionale artisti incontrerà a Teramo, presso lo stadio comunale, la nazionale fisioterapisti per la Partita del Cuore.

“In programma, inoltre” aggiunge Marta Valente, “la seconda edizione del concerto “Note su ali di farfalla”. La scelta è ricaduta su quest’associazione in particolare, perché Federica e Serena erano entrambe dedite al volontariato”.

Come ha ricordato anche Germana Sorge, presidentessa della Fondazione Il Cireneo, le due ragazze studiavano medicina e, perciò, avevano già scelto di donarsi agli altri. La nuova sede sarà, dunque, il modo per riportare alla luce ciò che non sempre è possibile vedere con gli occhi, a nome di Federica, Serena e delle vere vittime del terremoto aquilano, i giovani. “Nella speranza” concludono i membri dell’associazione “di non essere meteore. Sappiamo che da soli sarà difficile farcela, soprattutto quando l’attenzione nei confronti de L’Aquila scemerà pian piano. Speriamo, pertanto, nell’aiuto di tutti coloro che vorranno darci una mano”.

Tania Di Simone


 

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