Abruzzo. Il Tar Lazio ha accolto il ricorso dell’Anci, che aveva promosso azioni contro la decisione di far pagare l’Imu sui terreni agricoli.
La rata del 26 gennaio è stata quindi sospesa: “una buona notizia per i cittadini ed una piccola battaglia vinta da noi sindaci, ma non possiamo accontentarci”, commenta Rocco Mucucci, sindaco di Rapino, uno di coloro che hanno battagliato.
“L’obiettivo non è rinviare, ma cancellare questa scelta che mortifica e penalizza i comuni dell’entroterra. Ritengo che il decreto sull’Imu agricola sia inaccettabile per le Amministrazioni comunali e ingiusto per i cittadini. Inoltre, il taglio delle risorse finanziarie previsto dal provvedimento e fatto a chiusura di bilancio non è sostenibile. Non siamo in guerra con il Governo, perché noi, come dice la Costituzione, siamo parte dello Stato, ma proprio per questo vogliamo che la voce dei Sindaci in rappresentanza dei cittadini venga ascoltata.
La decisione di trasferire la sede municipale in alta quota per evitare ai miei cittadini di pagare questa imposta, che in questi giorni è stata ripresa anche da tanti altri Comuni sia abruzzesi che di altre regioni, viene quindi rimandata con la speranza che ci sia un ripensamento definitivo”.
