167 ovuli nascosti nei loro corpi, arrestati tre ragazzi teramani

Un luogo inusuale dove nascondere hashish purissima, di grande qualità, pronta per essere smerciata a Teramo. Sono finiti agli arresti, seppure ancora in ospedale, Giulia Coletti, 24 anni di Ancarano, Valentino Di Eleuterio, 27 anni di Teramo, già conosciuti alle forze dell’ordine, e Jacopo Cipriani, 20 anni di Torricella, incensurato, per aver nascosto all’interno del loro corpo ovuli per un peso complessivo di 1 chilo e 240 grammi.

Gli agenti della Squadra Mobile di Teramo, diretti da Gennaro Capasso, lavoravano già da un mesetto circa sui movimenti dei ragazzi per i quali si sospettava un giro di rifornimento di droga. Ma solo domenica scorsa, dopo averli fermati e portati in Questura, hanno avuto il sentore che qualcosa non andava. Durante l’ispezione , infatti, hanno constatato la presenza di alcuni ovuli nelle parti intime della ragazza, così hanno deciso di accompagnare i tre in ospedale per sottoporli ad una radiografia. Ed in effetti, dall’analisi radiologica è emerso che i tre nascondevano all’interno del loro intestino diversi ovuli termosaldati di varia dimensione che avrebbero potuto causare danni enormi per la loro salute in caso di rottura o blocco totale dell’intestino.

Per i tre ragazzi si è immediatamente provveduto alle procedure di espulsione durate un paio di giorni e il Gip ha convalidato l’arresto con l’obbligo di dimora in ospedale, dove sono ancora piantonati.
“E’ la prima volta che ci troviamo di fronte ad un trasporto di questo materiale”, ha detto Capasso, spiegando anche che lo stupefacente sequestrato è di qualità molto elevata, grazie ad un maggior quantitativo di principio attivo contenuto al suo interno. Il valore sul mercato, infatti, potrebbe assestarsi introno ai 20mila euro e probabilmente i ragazzi si sono approviggionati dell’hashish all’estero.

“Sono ancora in corso le indagini”, ha aggiunto Capasso, “per verificare se questo genere di trasporto, che elude i normali controlli alle frontiere, possa essere stato utilizzato anche in altre circostanze”.

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