Pescara, Silvio Paolucci (Pd) allarmato dalla crisi in seno alla giunta comunale

paolucci-bigPescara. A qualche giorno dalle inaspettate dimissioni di Gianni Teodoro, assessore ai lavori pubblici e alla polizia municipale del Comune di Pescara, piombano le accuse del Partito Democratico abruzzese.

A parlare è il segretario regionale Silvio Paolucci, che si dichiara allarmato di quanto sta succedendo in seno alla giunta comunale pescarese, che “si ritrova con una maggioranza politica ingessata dal rinnovo di un singolo dirigente comunale, alle prese con dimissioni fasulle e lotte intestine che, certamente, non si placheranno neppure dopo il superamento di questo scontro”. Le dimissioni di Gianni Teodoro, infatti, sono dipese dalla scadenza dell’incarico di Antonio Biase, dirigente del settore lavori pubblici. Il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, rifiuta la proroga di sei mesi, cosa che, però, sembrerebbe essere stata già concordata tra lo stesso sindaco e l’assessore Teodoro.

silvio-paolucci“Il centro-destra” continua Paolucci “sta dando una prova che mortifica lo spirito di una città che, invece, avrebbe bisogno da subito di un massiccio programma di interventi, di idee nuove per attirare investimenti, di un piano di marketing territoriale capace di far scattare le energie migliori. Così facendo, invece, il centro-destra rischia di condannare Pescara alla sopravvivenza, dando un duro colpo alle opportunità di ripresa di una vasta area in una fase così delicata”.

La giunta comunale non sembra, infatti, assolutamente intenzionata a tornare sui suoi passi: per quanto riguarda il dirigente in questione, Mascia ha promesso una nuova nomina, in programma per il prossimo 2 gennaio. Intanto, come in un “effetto domino”, altri due esponenti della Lista Teodoro hanno rassegnato le proprie dimissioni. “La crisi al Comune di Pescara” specifica il segretario regionale del Pd a riguardo “sta portando la città verso un immobilismo che non può permettersi. Pescara è il cuore economico d’Abruzzo, ne è il mercato principale e, in questa fase, avrebbe bisogno di politiche innovative e dirompenti per guidare la ripresa di tutta la regione”.


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