Pescara, Genio civile sotto-organico: la protesta del Pd

dimarco_dimeoPescara. Gli uffici del Genio civile sotto organico e senza il personale qualificato, alla luce delle nuove normative sismiche. La denuncia è del gruppo provinciale Pd: “intasata la ripresa del settore edilizio”

“La carenza di personale e la nuova normativa intasano il Genio Civile di Pescara, bloccando la ripresa del settore edilizio e, di conseguenza, l’economia locale”. Con queste parole sono intervenuti il vicepresidente del consiglio provinciale, Andrea Di Meo, e il capogruppo Pd alla Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, in merito alla situazione in cui versa il Genio Civile di Pescara. “Dal 26 novembre scorso, infatti”, ha spiegato Di Meo, “nonostante ci sia stata una proroga, le regole per l’attività edilizia nella zona sismica sono mutate. Prima i progetti che venivano inoltrati agli uffici  erano verificati solo in maniera formale e a campione, il 10%. Adesso, invece, tutti gli elaborati vengono analizzati approfonditamente, con un vero e proprio esame minuzioso”.

 

Secondo il democratico, l’organico non sarebbe numericamente adeguato e non verrebbero rispettati i parametri di qualificazione: “L’ufficio, infatti”, sostiene Di Meo, “dovrebbe per legge essere dotato di 30 laureati, 24 diplomati, 2 amministrativi, un esperto giurista e altri 15 amministrativi. Invece, sono presenti solo 2 laureati, un diplomato e 3 amministrativi”.

Le conseguenze porterebbero Il Genio Civile “che stava già per scoppiare prima dell’introduzione della nuova normativa, tant’è che i cittadini si ritrovavano a dover aspettare anche 70 giorni”, ad allungare ulteriormente i tempi per le pratiche edili. “Si parla di mesi”, commenta ancora il vicepresidente Di Meo, “inoltre, sembra che il nuovo regolamento che sta per emanare la Regione preveda spaventosi aumenti, anche dieci volte superiori a quelli precedenti, per depositare i documenti. E tutto ciò avviene in un momento in cui bisognerebbe dare una spinta al settore edilizio, vero volano della nostra economia”.

 

Daniele Galli


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