Pescara, parcheggi via Venezia: smog e ‘triple file’

 

ViaVenezia_trafficoPescara. Da poco meno di un mese su via Venezia, il lato meridionale del quadrilatero del centro,  sono stati attivati i parcheggi che costeggiano il fianco sinistro della strada a senso unico: sosta a tempo, massimo un’ora, per scoraggiare la doppia fila. Ma, stando alle critiche del Pd, la mossa non ha dato i frutti sperati.

Una scelta, quella dell’Amministrazione Mascia, fatta per eliminare l’incivile e diffusissima abitudine di lasciare le vetture in doppia fila in una strada dove le macchine in sosta per qualche decina di minuti, il tempo di un caffè e cornetto o di sbrigare una pratica in uno dei tanti uffici, si accalcavano tra quelle parcheggiate regolarmente e le due code create dal semaforo all’incrocio con corso Vittorio. Parcheggi quindi regolari sulla destra e con disco orario per un ora sulla sinistra: al centro rimane giusto lo spazio per il traffico che sul tratto si sdoppia tra chi si accoda al semaforo per svoltare a destra, verso il centro, o a sinistra, o andare dritto o a sinistra verso Porta Nuova. Una sola macchina lasciata in doppia fila, che così diventa tripla, e l’ingorgo è fatto.

Pronta la polemica del Pd, con il capogruppo in Consiglio comunale, Moreno Di Pietrantonio, e il suo vice Enzo Del Vecchio: “Il risultato che così si è ottenuto è solo quello di aver creato una vera e propria camera a gas”, dicono,  “poiché gli stalli a tempo sul lato sud di Via Venezia sono, in gran parte, ad appannaggio dei lavoratori di quella stessa via per periodi superiori all’ora prevista con il semplice aggiornamento del disco orario secondo le proprie esigenze impedendo quel ricambio di utenza che l’amministrazione sperava”.

In sostanza, quello che sostengono Di Pietrantonio e Del Vecchio è che chi lavora in zona ha il parcheggio comodo, scendendo di tanto in tanto a spostare la lancetta del disco orario, mentre “gli automobilisti del caffè o dell’acquisto mordi e fuggi continuano con la sosta in doppia fila sul lato nord”. Con le auto in doppia fila, poi “il traffico che, antecedentemente alla scelta operata potevano disporsi in doppia fila è costretti ad una fila unica con intralcio e rallentamento alla circolazione e con conseguente innalzamento dei livelli di inquinamento atmosferico”, sostengono i due Pd. Problemi anche per la Municipale: “due vigili risultano impegnati per l’intera giornata su quel tratto di strada privando del loro lavoro tutta l’altra parte della Città. Non c’è che dire, proprio un capolavoro. A chiunque sarebbe risultato impossibile cogliere tanti aspetti negativi con un sol colpo: Fiorilli c’è riuscito”, concludono.

 

Daniele Galli

 

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Pescara. Da poco meno di un mese su via Venezia, il lato meridionale del quadrilatero del centro,  sono stati attivati i parcheggi che costeggiano il fianco sinistro della strada a senso unico: sosta a tempo, massimo un’ora, per scoraggiare la doppia fila. Ma, stando alle critiche del Pd, la mossa non ha dato i frutti sperati.

Una scelta, quella dell’Amministrazione Mascia, fatta per eliminare l’incivile e diffusissima abitudine di lasciare le vetture in doppia fila in una strada dove le macchine in sosta per qualche decina di minuti, il tempo di un caffè e cornetto o di sbrigare una pratica in uno dei tanti uffici, si accalcavano tra quelle parcheggiate regolarmente e le due code create dal semaforo all’incrocio con corso Vittorio. Parcheggi quindi regolari sulla destra e con disco orario per un ora sulla sinistra: al centro rimane giusto lo spazio per il traffico che sul tratto si sdoppia tra chi si accoda al semaforo per svoltare a destra, verso il centro, o a sinistra, o andare dritto o a sinistra verso Porta Nuova. Una sola macchina lasciata in doppia fila, che così diventa tripla, e l’ingorgo è fatto.

Pronta la polemica del Pd, con il capogruppo in Consiglio comunale, Moreno Di Pietrantonio, e il suo vice Enzo Del Vecchio: “Il risultato che così si è ottenuto è solo quello di aver creato una vera e propria camera a gas”, dicono,  “poiché gli stalli a tempo sul lato sud di Via Venezia sono, in gran parte, ad appannaggio dei lavoratori di quella stessa via per periodi superiori all’ora prevista con il semplice aggiornamento del disco orario secondo le proprie esigenze impedendo quel ricambio di utenza che l’amministrazione sperava”.

In sostanza, quello che sostengono Di Pietrantonio e Del Vecchio è che chi lavora in zona ha il parcheggio comodo, scendendo di tanto in tanto a spostare la lancetta del disco orario, mentre “gli automobilisti del caffè o dell’acquisto mordi e fuggi continuano con la sosta in doppia fila sul lato nord”. Con le auto in doppia fila, poi “il traffico che, antecedentemente alla scelta operata potevano disporsi in doppia fila è costretti ad una fila unica con intralcio e rallentamento alla circolazione e con conseguente innalzamento dei livelli di inquinamento atmosferico”, sostengono i due Pd. Problemi anche per la Municipale: “due vigili risultano impegnati per l’intera giornata su quel tratto di strada privando del loro lavoro tutta l’altra parte della Città. Non c’è che dire, proprio un capolavoro. A chiunque sarebbe risultato impossibile cogliere tanti aspetti negativi con un sol colpo: Fiorilli c’è riuscito”, concludono.

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