Pescara, pineta Terminal bus: raccolta di firme per porre fine al degrado

Pescara. Raccolte 185 firme per chiedere la risoluzione urgente del degrado in cui versa la piccola pineta del Terminal bus.

L’iniziativa è partita da Armando Foschi e Benedetto Gasbarro, dell’associazione Pescara mi piace:

“Un vertice urgente del Comitato per la Sicurezza e l’Ordine pubblico della Prefettura per affrontare il livello di degrado grave e inaccettabile raggiunto nella zona del Terminal bus di Pescara. Lo chiedono i cittadini tra i quali, in sole 12 ore, abbiamo raccolto ben 185 firme a sostegno di una vera petizione per porre rimedio a una situazione assolutamente inqualificabile. A questo punto è evidente che, in una città già di fatto commissariata, solo il Prefetto e le Forze dell’Ordine possono porre rimedio a un tale scempio”.

La petizione è stata inoltrata al sindaco Alessandrini, al prefetto Provolo, al questore Passamonti, al comandante dei Carabinieri e al comandante della Polizia municipale.

“La situazione di totale abbandono in cui versa ormai da settimane il giardino del Terminal bus”, hanno scritto nella petizione Foschi e Gasbarro, “adiacente il centralissimo corso Vittorio Emanuele, non può essere più consentito né permesso dalle massime Istituzioni della città per le condizioni dell’area, sempre più alle prese con sporcizia e degrado umano e sociale generalizzato”.

“A questo punto, visto che tale condizione, ormai cronicizzata, rende l’intera area ‘terra di nessuno’ con gravi rischi anche per la salute pubblica minata dalle condizioni igieniche in cui vivono i bambini e le decine di extracomunitari che occupano l’area senza il minimo controllo da parte delle Autorità cittadine, i cittadini firmatari della petizione chiedono la convocazione urgente del Comitato per la Sicurezza e l’Ordine pubblico per porre fine a tale degrado. Ovviamente chiediamo anche di valutare la possibilità di invitare al vertice una delegazione dei cittadini o i promotori della petizione, al fine di poter analizzare in modo capillare la problematica e rendere note le determinazioni successive”.

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