Pescara, il Comune fa ricorso per procedere al taglio degli alberi: la protesta del Wwf

Pescara. Ricorso al Tar del Comune per chiedere che venga rimosso il vincolo di effettuare tagli di alberi non autorizzati dalla Sorpintendenza alle Belle Arti e Paesaggio d’Abruzzo.

“Ci troviamo ancora una volta a sostenere la Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio d’Abruzzo, ringraziandola della sospensione dei lavori non dalla stessa autorizzati”, ha affermato Camilla Crisante del WWF Chieti-Pescara, che con una nota stampa ha comunicato:

“Si continua a non curare gli alberi quali esseri viventi; non si adottano cure specifiche, non vengono attivati programmi di monitoraggio e non vengono rimossi i manufatti inopportunamente collocati a ridosso dei tronchi. Il risultato è che di fronte a un contrasto o conflitto, derivato il più delle volte da una totale assenza di gestione del verde, a soccombere è sempre l’albero: la decisione più facile e comoda è quella di tagliare, spesso senza poi neppure provvedere alla adeguata sostituzione della pianta sacrificata. Basta effettuare un sopralluogo lungo le strade della città per contare le aiuole vuote; nello stesso viale dei Pini non sono stati ancora sostituiti gli alberi tagliati alcuni anni fa”.

In particolare, il WWF Chieti-Pescara interviene riguardo al recente taglio d’alberi avvenuto lungo Viale Regina Margherita:

“Il recente taglio dei pini lungo Viale Regina Margherita, storicamente denominato appunto Viale dei Pini, ripropone drammaticamente il problema relativo alla mancanza cronica di un’oculata gestione del verde pubblico”.

L’autorizzazione secondo il WWF sarebbe stata necessaria in quanto Viale Regina Margherita rientra tra i beni tutelati dal Codice dei Beni Culturali. “In ogni modo proprio grazie a questa sospensione, gli approfondimenti tecnici sono ancora possibili in modo da coniugare in modo armonioso le diverse esigenze, da quelle ecologiche e storico-paesaggistiche, a quelle riguardanti l’incolumità pubblica”, ha aggiunto Crisante.

“Ricordiamo”, ha affermato la presidente del WWF Chieti-Pescara, Nicoletta Di Francesco, “che l’amministrazione municipale ha convocato più volte le associazioni ambientaliste tra fine anno scorso e i primi mesi del 2016 sul tema della qualità dell’aria a Pescara, messa in crisi principalmente dal traffico: ebbene in quelle circostanze il WWF presentò un dossier indicando alcuni possibili rimedi, uno dei quali riguardava proprio il verde pubblico: piantare alberi nella città è infatti una operazione che offre molteplici vantaggi ambientali, igienici, climatici, estetici, sociali e culturali, il più immediato dei quali è l’assorbimento degli inquinanti”.

“Lo stesso sindaco Marco Alessandrini l’11 marzo scorso, nel presentare quanto fatto dalla città sul piano del risparmio energetico aveva del resto accennato, citiamo alla lettera dalla sua relazione, ‘alla volontà di procedere alla piantumazione di nuovi alberi e vegetazione mangia smog, stiamo reperendo risorse sia dentro che fuori dal bilancio per rendere effettiva questa possibilità’. Ebbene la decisione di tagliare senza consultare cittadini e associazioni e il ricorso al Tar contro la sospensione decisa dalla Soprintendenza sono decisioni in contrasto con quelle affermazioni”.

“Il WWF chiede all’amministrazione municipale di non percorrere una insidiosa strada giudiziaria ma di utilizzare saggiamente la sospensione per riflettere e per mettere in atto tutte le precauzioni sin qui erroneamente trascurate”.

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