Le province abruzzesi incontrano Renzi: gli obiettivi del Presidente Di Marco

Pescara. Fissato per martedì 9 febbraio l’incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per proseguire il percorso avviato da UPI (Unione Province Italiane) per limitare la politica dei tagli alle Province.

Intanto, una boccata d’ossigeno c’è già stata: con i correttivi al Decreto Enti Locali approvati lo scorso luglio, a seguito di un incontro svoltosi a Roma con i rispettivi presidenti delle Province italiane, tra cui il presidente Upi Abruzzo, Antonio Di Marco, ogni Provincia potrà usufruire di un ‘ammortizzatore’ pari 30 milioni di euro; nella fattispecie, la Provincia di Pescara ha potuto approvare il bilancio 2015 a fine anno.

“Abbiamo raggiunto risultati sorprendenti e tangibili”, ha dichiarato Di Marco “alla fine dello scorso anno, quando il Governo, con l’approvazione della legge di stabilità, ha approvato una serie di norme (incremento di 245 milioni del fondo per scuole e strade; possibilità di rinegoziare i mutui; incremento di 30 milioni del fondo disabili ecc.) che consentiranno di affrontare il 2016 con maggiore tranquillità e soprattutto con maggiori possibilità di dare risposte al territorio”.

“Questo non è avvenuto per caso: l’opera di pressing svolta dall’UPI è stata orientata sempre a cercare di far comprendere agli interlocutori governativi il ruolo che tuttora svolgono le Province e la impossibilità di prestare servizi indispensabili alla collettività senza risorse adeguate. Abbiamo lavorato in sintonia con altri Presidenti per evitare il default che avrebbe significato il blocco dei servizi”.

Ieri, intanto, nel corso del direttivo UPI a Roma si è affrontata la questione del riordino delle Province, che avverrà a seguito dell’approvazione definitiva della riforma costituzionale, prevista per il mese di ottobre 2016.

“Ho proposto all’UPI che siano gli stessi Consigli provinciali, con la diretta partecipazione dei nostri Comuni, a deliberare la perimetrazione dei confini dei nuovi enti, senza attendere decisioni dall’alto”.

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