Pescara, rimandato consiglio provinciale: Allegrino (Idv) chiede trasparenza

consiglioprovinciale_pescaraPescara. Continua l’opposizione di Antonella Allegrino, capogruppo Idv alla provincia di Pescara. Dopo l’ennesimo slittamento al due luglio del consiglio provinciale, previsto per il 25 giugno, la Allegrino attacca Testa e la sua giunta. “Oggi alla riunione dei capigruppo – spiega l’Allegrino – il presidente De Luca, ci ha comunicato che il consiglio non verrà convocato per fine giugno, così come concordato nell’ultima riunione.

Di fatto in questo mese De Luca è riuscito a convocare solo un’assemblea. Una situazione che mortifica fortemente le funzioni dell’assise provinciale e che si ripete ormai sistematicamente”. L’opposizione vorrebbe lavorare seriamente per i propri elettori, e per tutti i cittadini, cosa che al momento sembrerebbe improponibile. “Le cose sono due: o si agisce per superficialità ed approssimazione o questi continui rinvii celano motivazioni che sfuggono alla nostra comprensione, oggetto in questione nel consiglio del 25 doveva essere la nomina dei 3 componenti del cda dell’Iris, l’ente che attualmente gestisce due bandi comunitari di oltre un milione di euro l’uno. “Si rende sempre più necessaria – propone l’Allegrino – così come chiesto ripetutamente da mesi, una calendarizzazione dei Consigli e un rispetto improrogabile delle date previste da parte di tutti i consiglieri. Basta con le convocazioni dell’ultima ora che spesso impediscono la partecipazione ed anche la preparazione e la documentazione sugli argomenti trattati”. La stessa situazione a detta della consigliera, si verificherebbe nelle commissioni, in cui spesso i presidenti non riuscirebbero a raccordarsi con gli assessori. La vera questione, secondo la Allegrino sarebbe un’altra, ovvero una rendicontazione verso i cittadini. “E’ giunto il momento – conclude la capogruppo IdV –  che in Provincia si faccia una vera e propria operazione trasparenza: facciamo entrare le dirette web anche nelle commissioni per dare la possibilità agli elettori di capire se si lavora e come si lavora e rendiamo pubblici i calendari dei consigli”.

Monica Coletti

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