Pescara, niente fondi per il sociale, Pignoli “Azzerati 150 mila euro”

Pescara. “Gli uffici comunali competenti mi riferiscono come i fondi Pis siano terminati” ha comunicato Massimiliano Pignoli, consigliere comunale di Scegli Pescara-Lista Teodoro, che ha indirizzato una lettera al sindaco, Marco Alessandrini, all’assessore al Bilancio, Adelchi Sulpizio, nonché all’assessore alle Politiche Sociali, Giuliano Diodati, affinchè mettano in atto un intervento urgente per ripristinare i fondi del Pis, il pronto intervento sociale del Comune di Pescara.

I fondi da destinare al sociale furono ampiamente discussi già da prima dello scorso giugno, in cui ci fu l’approvazione del bilancio di previsione 2015-2017: lo scorso aprile infatti, lo stesso Pignoli sottopose al vaglio delle commissioni consiliari il progetto ‘Mi impegno per Pescara’, rivolto a persone disoccupate, inoccupate e appartenenti a nuclei familiari con reddito Isee non superiore a 20 mila euro.

Era previsto l’inserimento del progetto all’interno del bilancio di previsione e l’impegno di spesa per realizzarlo era stato fissato a 100 mila euro. “Considerato che il sottoscritto pare essere l’unico consigliere dedito quotidianamente all’accoglienza e all’ascolto delle problematiche dei cittadini pescaresi in difficoltà, mi è stato fatto notare come il capitolo riservato al Pis, circa 150mila euro, sia azzerato” ha proseguito Pignoli.

L’approvazione del bilancio comunale si è incentrata soprattutto sul riequilibrio del disavanzo amministrativo del 2014, che ammonta a più di 50 milioni di euro (precisamente, € 50.219.246,62, come contenuto della delibera del Consiglio comunale n. 108/2015), che devono essere coperti dal Comune nell’arco dei prossimi 28 anni, con una quota annuale di quasi 3 milioni di euro (pari ad € 2.847.167,57).

I fondi da destinare al sociale sembrano essere sempre più ridotti.

In tutto ciò, Pignoli fa notare che anche la Caritas Diocesana potrebbe restare senza fondi e quindi non poter aiutare più chi ha necessità nel far fronte al pagamento delle utenze di luce e gas.
“Lo stesso responsabile della Caritas” ha aggiunto Pignoli, “in un articolo apparso su un quotidiano locale, lamentava l’esaurirsi delle risorse”.

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