Studentessa pescarese a Strasburgo durante l’attentato: “Spaventata ma sto bene”

Pescara. Appena avuta la notizia dell’attentato a Strasburgo hanno chiamato la loro studentessa al telefono. E Dea Peleksic, studentessa diciottenne dell’istituto Aterno-Manthonè di Pescara, in questi giorni nella città francese con altri studenti, ha risposto.

“Fortunatamente la comunicazione era ottima, ci ha detto che stavano al ristorante, distanti dalla zona dell’attentato. Ci ha detto che stava bene dopo lo spavento”. A raccontarlo sono le professoresse Anna Maria Seca e Anna Di Renzo, docenti rispettivamente di francese e italiano della quinta F.

La ragazza, che ha vinto un premio nell’ambito di un’iniziativa del Movimento per la Vita e rientrerà in Italia sabato 15 dicembre, ha raccontato al quotidiano ‘Il Centro’ i primi momenti dopo l’attentato. “Non so quando potremo uscire e tornare in hotel, distante più di mezz’ora da qui – si legge nell’intervista alla testata locale – Ci stanno rifocillando con bevande e cibi caldi, abbiamo contattato le famiglie per tranquillizzarle. Siamo spaventati, terrorizzati, ma stiamo bene”.

“Siamo più tranquilli, ma ieri sera eravamo spaventati – dice oggi il vicepreside della scuola, professor Natale – Quando abbiamo sentito la ragazza abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Nel tardo pomeriggio erano stati proprio nella zona dei mercatini”.

E questa mattina nella quinta F il primo pensiero era per Dea. Lei anche oggi al telefono ha voluto rassicurare tutti: “Non abbiamo sentito spari, ma solo sirene e poi abbiamo aspettato il via della Polizia per uscire dal locale dopo un paio d’ore per tornare in albergo. La città è piena di forze dell’ordine, ma la situazione è tranquilla e sotto controllo”. Christian De Lellis, suo compagno di classe, l’ha sentita dopo l’attentato: “Era spaventata. L’abbiamo tranquillizzata. Era lei che chiedeva notizie a noi perché, stando nel piano interrato di un ristorante, non riusciva a vedere niente, anche perché la Polizia aveva vietato alle persone presenti nei locali di uscire. Ci siamo poi risentiti, stamattina quando il gruppo di studenti stava visitando il Parlamento Europeo”.

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